La Commissione europea ha adottato il nuovo programma “Safer Internet” 2009-2013, che destinerà 55 milioni di euro alla protezione dei minori su internet. Il programma mira a contrastare i contenuti illegali on-line, ma anche ad affrontare e reprimere condotte giudicate illegali o nocive, come il grooming (l’adescamento da parte di adulti che utilizza tecniche subdole di manipolazione psicologica) e il cyberbullismo, per arrivare a tutte le forme di istigazione alla violenza, all’anoressia, al suicidio, alla xenofobia.
L’iniziativa della Ue vuole inoltre sensibilizzare i genitori – che troppo spesso lasciano i ragazzi soli davanti al Pc, perché inconsapevoli dei pericoli del web o troppo fiduciosi nella capacità di discernimento dei figli – e gli insegnanti, dotandoli degli strumenti e delle tecnologie per aiutare i minori a compiere scelte responsabili in linea. “Dobbiamo fare in modo che quando utilizzano servizi in linea o mobili, i minori possano riconoscere i rischi potenziale e farvi fronte,” ha dichiarato il Commissario Ue per la Società dell’informazione e i media Viviane Reding.