“La sospensione delle pubblicazioni de ‘Il Romanista’ è una sconfitta per la libera informazione in Italia”. Sono le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Federazione Italiana Liberi Editori, Enzo Ghionni. “Non si tratta – continua Ghionni -, solo, di un quotidiano che sospende le pubblicazioni; o di qualche decina di giornalisti e poligrafici che perdono, in questo momento, il lavoro; o di qualche migliaia di lettori che non troveranno il proprio giornale in edicola. Una scommessa coraggiosa portata avanti da giornalisti senza padroni, si infrange sugli scogli del mercato che non consente ai quotidiani di sopravvivere senza sostegno pubblico; e della pessima qualità della legislazione in tema di sostegno pubblico all’editoria che sottrae, per assurdo, alla tutela pubblica un giornale che avrebbe, e come, tutto il diritto di essere garantito dallo Stato”.
“Si parla spesso – continua il presidente della FILE – di innovazione in Italia. Ma visto che manca l’idea stessa di rinnovamento, la stessa parola innovazione viene confusa con la tecnologia. Mentre ‘Il Romanista’ rappresenta la capacità di proporre sul mercato un prodotto veramente innovativo; un quotidiano rivolto ai tifosi di una squadra; non visti solo come tifosi, ma come cittadini che hanno la stessa passione. Mi sembra che sia la prima esperienza del genere a livello internazionale. Purtroppo, il mercato pubblicitario non consente ad iniziative del genere di sopravvivere. Nel momento stesso in cui viene meno il sostegno pubblico, la chiusura ne viene di conseguenza”.
“Sono certo – conclude Ghionni rivolgendosi al direttore de ‘Il Romanista’ – che Lei e la Sua redazione combatterete con le unghie e con i denti per garantire la sopravvivenza di questo giornale. Come avete fatto dall’inizio: per quattro lunghissimi anni. Le esprimo, a nome mio e dell’associazione, la massima solidarietà”.
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