La Sicilia ha chiesto al governo più tempo per il passaggio alla tv digitale. Il presidente Nello Musumeci ha ufficialmente chiesto il rinvio, di almeno un anno, per il passaggio alle nuove tecnologie. E, dunque, alla riorganizzazione delle frequenze televisive. Il timore di Musumeci è che un passaggio ”forzato”, mentre ancora non si sarebbero avverate le condizioni utili, potrebbe sconvolgere il panorama televisivo locale. Con gravi conseguenze sul piano dell’occupazione e sul pluralismo dell’informazione.
In una nota, il presidente della Regione Sicilia ha fatto il punto sulla situazione relativa alla tv digitale. “Mi sono fatto personalmente portavoce presso il ministero dello Sviluppo Economico dell’esigenza di aprire un Tavolo tecnico. Il passaggio verso nuovi standard è inevitabile, ma nell’interesse di tutti è necessario, allo stesso tempo, garantire ai cittadini la possibilità di adeguarsi tecnologicamente e alle emittenti di essere in grado di continuare a operare”.
Nella proposta al governo nazionale, Musumeci ha sottolineato. “Come ad andare incontro a ulteriori difficoltà saranno proprio molte delle emittenti televisive siciliane che già operano in contesti economici e sociali particolarmente delicati, continuando a rappresentare il punto di riferimento per l’informazione nello specifico territorio e garantendo stabile occupazione per centinaia di giornalisti e specialisti locali”.
Musumeci si è inoltre diffuso sulla questione centrale della vicenda relativa alla tv digitale. E, in particolare, su quanto riguarda l’adozione dei nuovi standard. Il presidente della Regione ha richiamato all’opportunità “di effettuare una valutazione dell’andamento della diffusione degli apparecchi televisivi più recenti e della tempistica delle azioni introdotte per favorire questo passaggio tecnologico”.
Dunque Musumeci ha concluso lanciando un appello. “Esiste il fondato timore che tale iniziativa, oltre a nuocere alla pluralità dell’informazione, potrebbe aprire la strada a una crisi occupazionale senza precedenti, in un settore peraltro altamente specializzato”. Sul tema della tv digitale ieri affrontato dalla Regione Siciliaa, si era mossa anche Forza Italia che aveva chiesto al governo di inserire nel decreto Milleproroghe alcune delle misure ritenute necessarie per salvare il settore locale. Che altrimenti, secondo i parlamentari di Fi, rischierebbe di subire un’autentica mazzata e di non superare la prossima primavera.
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