C’è una potenziale miniera da sfruttare che però quattro media su dieci, allo stato attuale, sembrano snobbare o, quantomeno, ignorare.
È la via dell’intelligenza artificiale, strada evidentemente ancora poco battuta che secondo gli analisti di Polis che ritengono necessario, anche nel giornalismo e nell’editoria, proseguire sulla via dell’automatizzazione. “Liberando” risorse da allocare altrove, magari nell’analisi e nel taglio dei costi al personale. Insomma, programmare i giornali seguendo un algortimo calibrato sulla linea editoriale.
Sul punto della sostituzione degli uomini da parte dei programmi preimpostati, il quinto delle linee guida elaborate dal progetto foraggiato da Google, si chiede di verificare quali siano gli ostacoli alla completa automatizzazione delle redazioni. E quindi affrontarli. Insomma, vita dura per i giornalisti in carne e ossa che dovranno accettare, poiché “il giornalismo sta cambiando” di venir rimpiazzati da algoritmi o, nella migliore delle ipotesi, diventare semplici manutentori di programmi informatici.
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