“Un fondo straordinario per sostenere l’editoria”, il sottosegretario Giuseppe Moles è tornato a parlare del futuro del settore durante la presentazione della relazione annuale Auditel 2022. L’esponente del governo Draghi ha ribadito che l’editoria ha bisogno di interventi straordinario, tra cui l’attivazione di un fondo ad hoc, ma anche di una riforma strutturale. Capace di normare un settore che, più degli altri, si trova a pagare a carissimo prezzo l’acuirsi di una crisi terribile. Uno scenario difficilissimo che, a due anni di pandemia Covid, ha visto susseguire il conflitto tra Russia e Ucraina.
Per Moles, il primo punto della riforma è stato già affrontato. Si tratta del recepimento della direttiva Ue sul copyright nell’ordinamento italiano. Il sottosegretario ha assicurato che, sul tema, i lavori procedono spediti e senza intoppo. ”A livello parlamentare c’è unità di intenti”, ha assicurato il sottosegretario. Che poi sul tema ha centrato, pur senza nominarlo, il bersaglio grosso. “Il progresso tecnologico è molto più veloce della normalità, dobbiamo guardare a una regolamentazione intera del settore per evitare squilibri o posizioni dominanti”. Bisogna mitigare lo spropositato potere che, nel digitale, conserva Big Tech. E le mancette non servono proprio a nessuno.
Da affrontare, però, c’è il contingente. Una situazione gravissima che, tra l’impennarsi dei prezzi dell’energia e lo spropositato aumento della carta, vede gli editori in grandissimo affanno. Moles ha promesso che in manovra ci saranno aiuti aggiuntivi alle imprese, che arriveranno da un fondo straordinario. Che, come ha riferito il sottosegretario “deve essere, una sorta di tesoretto che deve essere uno strumento che spero sia utilizzato dagli stakeholder per rilanciare e investire”.
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