La Regione Puglia tende la mano ai periodici locali. Obiettivo digitalizzazione del “patrimonio” delle risorse editorali regionali con l’obiettivo di salvaguardare “la tradizione, la cultura e la storia del territorio”. Così l’ente ha affermato di aver messo a disposizione circa 60mila euro per aiutare i piccoli editori a “trasferire” le proprie risorse sul web. Digitalizzandole. Il progetto fa parte del più ampio “Puglia Digital Library” che la Regione ha definito come “sistema che archiva e preserva nel tempo l’intero patrimonio culturale locale”. Non solo conservazione e tutela ma anche apertura al pubblico. Specialmente online.
Digitalizzazione dei periodici: i requisiti
Saranno interessati dalla misura i periodici locali con almeno quindici anni di attività. Che sia stata continuativa. E non importa se, nel frattempo, i giornali hanno chiuso i battenti. L’importante, per questo progetto, sarà recuperare gli archivi e metterli a disposizione dei ricercatori e dei cittadini. E farlo in rete. In modo tale da presentare un’ampia e puntuale collezione di giornali. Che possano offrire testimonianze genuine e autentiche sulle ricchezze culturali dei territori che compongono la regione attraverso i periodici della Puglia.
Le ragioni dell’iniziativa
Il bando sarà pubblicato presto sul sito istituzionale della Regione www.regione.puglia.it e sul Bollettino ufficiale. Il dirigente della struttura speciale Comunicazione istituzionale della Regione, Rocco De Franchi ha dichiarato in una nota. “I giornali periodici locali sono infatti un patrimonio prezioso per la storia del territorio. E costituiscono un bene di grande interesse dal punto di vista sociale, economico, culturale e storiografico. Le informazioni quotidiane sono un elemento di straordinaria importanza per conoscere cosa succede nel nostro presente. Ma sapere anche cosa è accaduto in passato è altrettanto significativo per ricostruire i frammenti della nostra identità”. E dunque: “I giornali di prossimità sono fonte in grado di raccontare le vicende dei nostri territori, delle comunità e delle persone. In molti casi sono i soli testimoni di storie e situazioni che nessun altro documento riesce a testimoniare e trasmettere”.