Anche la Partita del Cuore, l’evento benefico –sportivo che da quasi tre decenni contribuisce a raccogliere fondi per la ricerca italiana, fa esplodere la polemica a viale Mazzini. Perché la Rai, quest’anno, avrebbe deciso di rinunciare a trasmettere l’evento organizzato anche stavolta, come da ventinove anni a questa parte, dalla Nazionale Cantanti. Che sarà trasmesso, invece, da Mediaset.
Una vicenda che ha fatto rizelare la polemica sulla governance Rai e da Italia Viva sono partite le critiche. Affidate, in prima battuta al commissario di vigilanza Michele Anzaldi che ha affidato a una nota il suo disappunto: “Perché dopo 29 anni la Rai ha deciso di rinunciare alla Partita del Cuore organizzata dalla nazionale cantanti? Chi ha consentito che un evento benefico da sempre simbolo della programmazione del servizio pubblico finisse sulla tv commerciale e perché?”
Per Anzaldi non c’è scelta: “E’ doveroso che l’amministratore delegato Salini dia spiegazioni pubbliche su una decisione che appare davvero incomprensibile, un incredibile autogol che rappresenta anche un grave danno reputazionale per la tv pubblica”.
Il deputato quindi ha concluso: “Per la prima volta a trasmettere la ‘Partita del Cuore’ non sara’ la Rai ma Canale 5. Che senso ha? E’ la stessa Rai che ha fatto di tutto per far tornare uno show discutibile come “Miss Italia”, ma perde un evento simbolo della beneficenza e della solidarietà, che negli anni ha visto la partecipazione di presidenti della Repubblica e alte istituzioni, oltre addirittura al Papa. Quale é la logica? Pensiamo anche al fatto che la “Partita del Cuore” ha legato indissolubilmente il suo nome ad un volto storico della Rai come Fabrizio Frizzi, che per tanti anni l’ha presentata. Possibile che nessuna rete del servizio pubblico potesse trasmettere la partita prevista il 25 maggio? Chi ha fatto saltare l’accordo con la nazionale cantanti?”.
A dare manforte al deputato è arrivato il “collega” Luciano Nobili, anch’egli deputato e anche lui del gruppo renziano di Italia Viva. Nobili ha dichiarato: “Ha ragione Michele Anzaldi. Il fatto che dopo 30 anni di collaborazione e quasi 100 milioni di euro raccolti in beneficenza, dopo aver ospitato i più grandi campioni dello sport e tanti protagonisti della nostra storia recente dal Papa al Presidente della Repubblica, da Rabin ad Arafat, diffondendo sempre un messaggio di pace e solidarietà, veicolato attraverso la cultura e lo sport, Rai Uno scelga di non trasmettere la Partita del Cuore della Nazionale Cantanti è davvero molto grave oltre che un danno evidente al servizio pubblico”.
Dunque Nobili ha rincarato la dose: “Visto che immediatamente Mediaset si è detta pronta ad ospitarla, insomma, la Rai danneggia se stessa e favorisce la concorrenza. E fa ancora più male perché si tratta di un appuntamento indissolubilmente legato a un volto storico e amatissimo della tv pubblica come Fabrizio Frizzi, che l’ha condotta per anni. L’ennesimo capolavoro di una gestione arrivata al capolinea.Chi ne risponde?”
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