Si va verso una soluzione conciliatoria per la risoluzione della controversia tra Rai e Sky. Da Viale Mazzini è arrivata una proposta in base alla quale i contenuti della televisione pubblica saranno trasmessi gratuitamente per un anno sul satellite. Sky dovrà poi pagare un corrispettivo negli anni successivi. I diverbi tra Rai e Sky sono cominciati nel 2009, quando l’allora direttore generale Rai Mauro Masi decise di rompere gli accordi con la tv satellitare. Alla Rai conviene cercare un accordo per evitare cause civili che potrebbero originare risarcimenti molto onerosi. La decisione di Viale Mazzini è anche frutto delle pressioni dell’Agcom, che è intervenuta sulla questione il mese scorso, affermando che la Rai dovrà mandare in onda tutti i suoi programmi su Sky, dal momento che lo fa già in chiaro e gratuitamente. La tv pubblica non potrà più oscurare le trasmissioni in ragione dei diritti dei fornitori dei programmi. Obbligo a capo di Sky sarà quello di non consentire la visione dei programmi all’estero. La pay tv è tenuta a pagare un corrispettivo a Viale Mazzini per trasmettere i contenuti fino ad ora criptati. Alla base di questa decisione ci sono la rilevanza dei programmi della tv pubblica e il valore reputazionale del brand Rai. Ora la palla passa ala tv di Murdoch, che dovrà decidere se proseguire per la via giudiziaria o accontentarsi di un accordo molto vantaggioso nel breve termine.
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