Dopo la presentazione del piano industriale 2008-2010, risalente a mercoledì scorso, il cda della Rai si sta preparando all’esame delle linee guida editoriali proposte dal vice direttore generale Giancarlo Leone. Il documento coordinato da Leone prospetta in circa 90 pagine quella che potrebbe essere una vera e propria rivoluzione nel palinsesto della televisione pubblica. Sotto la lente di ingrandimento soprattutto la staticità dell’offerta televisiva Rai e la necessità di precisare la durata delle fasce di trasmissione, puntando a chiudere la prima serata alle 23 per lasciare spazio a novità e sperimentazioni in seconda serata.
Raiuno è destinata a rimanere la rete della tradizione e dell’autorevolezza e, al suo interno, la fiction deve mantenere un ruolo predominante ma deve essere ridisegnata e diversificata nel linguaggio e nei temi proposti. Per Raidue è previsto il non affatto semplice compito di intercettare le face di pubblico più giovani e più lontane dalla Rai: 9-12 anni e 15-18 anni. Raitre resterà il faro della cultura e dell’impegno ma senza dimenticare innovazione e sperimentazione.
“Per salvare la Rai dovremo fare cose diverse da oggi o anche cose uguali ma in modo diverso”, aveva affermato Claudio Cappon al termine della presentazione del piano industriale, vedendo nella “discontinuità” la “chiave della salvezza”, aspetti che sembrano coinvolgere anche la proposta editoriale di Leone.