Celentano contro i preti. Il dg Rai Lorenza Lei chiede scusa al Vaticano e manda Marano a vigilare.
La Lei non poteva far finta di niente. Proprio lei, la “raccomandata” dalla Santa Sede. Dunque prima le scuse al cardinal Tarcisio Bertone, segretario del Vaticano; poi il commissariamento.
In che cosa consista tale provvedimento non è ancora chiaro. Di sicuro è che il dg ha mandato il vicedirettore Rai, Antonio Marano, a vigilare sul buon andamento del festival. Il “commissario” avrà potere di intervento, ma assicura che non censurerà nessuno.
Mauro Mazza, direttore di Rai1, ha provato a minimizzare: «nei compiti istituzionali di Marano c’è il coordinamento dell’offerta radiotelevisiva, viene a darci una mano». Tuttavia il direttore non esclude un’azione del Comitato etico di Viale Mazzini. In teoria Celentano potrebbe non partecipare alla finale.
Intanto la bomba contro la stampa cristiana è stata lanciata. Il mondo cattolico non porge l’altra guancia, ma si difende con decisione. «Scorretta, sgradevole, inutile, irriguardosa, sconclusionata». È la risposta di Don Antonio Sciartino, direttore di Famiglia Cristiana, secondo cui «Sanremo non sarà più la stessa cosa». «La Rai si è messa nelle mani di un patetico aspirante profeta, ed è grave. I suoi capi hanno battuto le mani, ed è peggio. Si vergognino, loro più di lui»,si legge su Famiglia Cristiana. «Ho visto una sorta di predica fatta utilizzando il servizio pubblico per delle farneticazioni», afferma Tv2000, l’emittente della Comunità episcopale guidata da Dino Boffo. La Sir, l’agenzia di stampa della Cei, ha parlato di «ignoranza che prende il microfono» e chiede le scuse del cantante.
Anche i vertici Rai non hanno gradito le radicali esternazioni di Celentano. Garimberti ha accusato il molleggiato di aver abusato della libertà concessa e di aver fatto «un’operazione di disinformazione da cui la Rai non può che dissociarsi». Dura anche la consigliera leghista Bianchi Clerici. «Celentano ha abusato del mezzo pubblico: la responsabilità è di Rai1».
Mauro Mazza prova a cambiare prospettiva. «La Rai si è confermata una grande azienda all’insegna della liberalità. Forse Adriano ha solo travalicato i confini del Codice etico della Rai», afferma il direttore di Rai1 che comunque si dissocia per le invettive contro la stampa cattolica. «La chiusura di un qualsiasi giornale non si invoca mai: sono cose da far venire i brividi lungo la schiena», sottolinea Mazza.
Partecipa al coro anche Giulio Anselmi. Per il residente della Fieg la critica ai giornali cattolici è stata una «battuta stupida». Per motivi molto più pratici neanche alla Sipra non è piaciuto lo show di Celentano. La società “procacciatrice” di pubblicità per la Rai ha dichiarato di aver perso 6-700 mila euro di spot a causa dello sforamento del molleggiato.
Un’intricata storia parallela sta attraversando il festival. Le canzoni non possono competere.
La battuta di Rocco Papaleo è significativa: «E’stato geniale Celentano ad aver ospitato Sanremo nel suo show».
Egidio Negri
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