Con l’arrivo di Apple il settore delle web radio “su misura” conosce la consacrazione al livello di business di prima scelta. Per consolidare il suo primato nel mercato della musica, l’azienda di Cupertino affiancherà fra breve al download da iTunes un’offerta premium su una radio personalizzata selezionando artisti e generi sulla base dei gusti dell’utente. A inaugurare il genere delle “radio personalizzate era stata Pandora, che oggi ha ben 54,9 milioni di utenti attivi. Come funziona? A partire da un brano o un artista gradito, l’ascoltatore si crea una vera e propria stazione radio virtuale personalizzata che gli propone una playlist costruita sulla base di un algoritmo. L’ascolto diventa un percorso di scoperte musicali che si attaglia al profilo dell’utente. Un quarto degli ascoltatori di Pandora paga 10 euro al mese per una versione premium ripulita da pubblicità. Il mercato delle radio via Internet su misura vale già 1 miliardo di dollari e i tassi di crescita viaggiano su 20-25% annui. Non altrettanto dirompente la dinamica dei profitti sui quali pesano i diritti d’autore: il costo di acquisizione dei contenuti è aumentato (+79%) più che la crescita dei ricavi (+51%). Con l’arrivo di Apple sul mercato tutto potrebbe cambiare perché la casa della mela ha il potere contrattuale per negoziare accordi con le case discografiche più vantaggiosi rispetto al copyright. Non mancano gli emuli di Pandora. Spotify, il jukebox planetario
che consente una volta acquistato un brano di ascoltarlo per sempre in streaming su qualsiasi dispositivo, ha lanciato in estate una web radio a palinsesto personalizzato. La offre ai suoi 16 milioni di iscritti gratis con pubblicità e limiti al numero di canzoni, vincoli che spariscono sottoscrivendo un abbonamento mensile di 9,99 dollari. Slacker e iHeartRadio sono altre Net radio con programmazione “fai da te” arricchite con l’interazione tipica della community . Anche in Italia nascono esperimenti di webcasting che rivisitano il paradigma della radio. Spreaker, ideata da Francesco Baschieri, è una web radio cui contenuti sono generati dagli utenti in italiano, inglese e spagnolo. Nasce dall’intuizione di 3 bolognesi ed è già approdata negli Usa e in Sud America dov’è ascoltata da metà del milione di utenti registrati. Consiste in una piattaforma tecnologica che permettere a chiunque di trasformarsi in regista, conduttore, DJ, a costo zero. Ci si collega al sito Spreaker con un pc dotato di un microfono di buona qualità e si accede a una console virtuale per registrare, mixare, creare effetti sonori direttamente online. Assimilabile a uno YouTube degli show radiofonici, la piattaforma concentra la strumentazione di un sofisticato studio di registrazione in una schermata per creare programmi, assemblarli in un palinsesto, archiviarli, stabilire la loro messa in onda su varie piattaforme: il sito Spreaker, pagine di Facebook, profili Twitter, blog, SoundCloud, social network di condivisione musicale. Pensata come “radio parlata”, ora con l’app mobile per Android e iOS, Spreaker dà voce alle dirette sportive del tifoso sugli spalti con smartphone, ai collegamenti a concerti live, a radiocronache di citizen journalist che con tablet catturano sul campo contenuti audio che poi Spreaker ritrasmette sui vari canali. Ai microfoni dell’emittente sia anchorman amatoriali che professionisti della comunicazione come il tech guru Leo Laporte. Streaker è gratuito fino a 20 ore di registrazione, oltre sono previsti 4 abbonamenti da 29 a 100 euro/mese. La start up ha ricevuto un milione di dollari dai business angel di Iag e prevede di arrivare nel 2013 ad 1 miliardo di ricavi provenienti dalle sottoscrizioni. La romana StereoMood, creata da Daniele Novaga, invece si è inventata la “radio emozionale” che si sintonizza sullo stato d’animo dell’ascoltatore Nasce nel 2009 da un’illuminazione frutto della domanda: «Cosa vorresti ascoltare la mattina in bagno?» La programmazione personalizzata non si affida più alle classificazioni di artisti o genere ma applica un filtro basato sull’umore e la situazione circostante. StereoMood è un aggregatore della musica indipendente online che ricombina secondo delle attribuzioni precise scelte dal team editoriale e dalle indicazioni degli utenti, con aggiornamenti giornalieri. Musica energetica, riflessiva, romantica, per sognare, lavare i piatti, correre e anche playlist con tag stravaganti come “dormire in piedi”. Un milione di visitatori unici da ogni continente. Questo mese StereoMood lancia l’app per lo streaming da smartphone e tablet. La radio via web sta prendendo in molti casi il posto di quella via etere.
Il sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini conferma di essere “un grandissimo fautore dei finanziamenti pubblici” all’editoria…
C’è maretta al settimanale Oggi: i giornalisti hanno sfiduciato il direttore Andrea Biavardi, subentrato a…
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Fumata bianca ad Askanews: l’assemblea dei giornalisti dà il via libera alla proposta di prepensionamenti.…
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Le cose cambiano, tutto scorre direbbe Eraclito. Sono passati meno di cinque anni dal 2020,…