Mentre l’offerta multimediale si amplia, entrano in crisi le “vecchie” librerie. Il cambio è inevitabile: la rete offre dei servizi molto vantaggiosi, si può ordinare qualsiasi testo da casa e si può leggerlo dovunque grazie alle numerose applicazioni tecnologiche.
In questo clima di incertezza si inserisce la discussa e discutibile legge Levi, ribattezzata come legge anti-Amazon. L’obiettivo dichiarato del provvedimento è di avvantaggiare la piccola distribuzione, mettendola a riparo dagli sconti selvaggi delle grandi aziende e delle librerie online, ma il rischio è di tagliare le gambe ad un mercato già limitato. L’associazione Altroconsumo ha le idee chiare sulla legge: «non è vietando sconti e promozioni che si può mettere al sicuro il capitale culturale, economico, umano e sociale delle librerie indipendenti. Perché lo sconto esce dalla porta e rientra dalla finestra (della grande distribuzione). C’è il rischio che i grossi operatori riescano ad aggirare le norme attraverso misure collaterali di fidelizzazione: concorsi a premi, tessere fedeltà, regali, sistemi a punti… chi potrà permetterselo quindi, riuscirà ad applicare sconti superiori ai tetti massimi fissati dalla legge».
Ma le cose non vanno meglio in Inghilterra, dove il mercato è completamente libero. Negli ultimi anni quasi 2000 librerie hanno chiuso, soprattutto le piccole librerie indipendenti. Il manager di Amazon sentenzia che «il problema è il mercato dei libri che non cresce». Sarà vero? A Cerignola, in provincia di Foggia, dal 7 all’8 settembre ci sarà la seconda edizione della “Fiera del libro, dell’editoria e del giornalismo”. L’iniziativa, che l’anno scorso ha avuto notevole seguito, ci dice che il mercato del libro è vivo, tutto sta nel farlo respirare con iniziative nuove. La fiera non sarà la riproduzione del mero punto vendita, ma sarà arricchita con una mostra, con autori, presentazioni, laboratori di lettura per bambini.
I libri sono il veicolo del sapere per eccellenza. Il termine “sapere” deriva da sàpere che significa assaporare da vicino, con i sensi. Una etimologia che ci fa sperare che le librerie, come luogo di cultura esperienziale, di incontro e di confronto hanno ancora ragione di esistere.
Egidio Negri