Kim Dotcom è parzialmente libero da oggi.
Dopo aver scontato un mese di pena con l’accusa di associazione a delinquere, riciclaggio e violazione del diritto d’autore, il re detronizzato dal regno di Megaupload torna in libertà in seguito all’odierna sentenza in appello.
Dopo il rilascio dei giorni scorsi del programmatore del sito Bram Van Der Kolk e del socio di Dotcom , Mathias Ortmann la sentenza di assoluzione è arrivata anche per il burattinaio che muoveva le fila dell’impero d’oro del portale di file-sharing.
Le autorità neozelandesi hanno concesso a Dotcom la libertà parziale in quanto lo ritengono impossibilitato alla fuga, rischio scongiurato a seguito del sequestro di tutti i beni in suo possesso.
Milioni di dollari, moto ed elicottero privato sono stati sequestrati dalle autorità statunitensi, le stesse autorità che avevano effettuato il mandato d’arresto nei confronti di Dotcom.
Si dice sollevato, Dotcom, all’indomani del rilascio su cauzione di 500 milioni di dollari e si allontana così per lui il rischio dell’estradizione negli Usa, almeno per il momento.
È infatti sempre una libertà provvisoria che potrà diventare assoluta solo in base a quanto accadrà nella prossima udienza del processo prevista a Marzo.
Prima di allora per Dotcom la libertà sarà subordinata a inviolabili vincoli che prevedono il divieto di non allontanarsi a più di 80Km dalla sua proprietà di Coatesville, il veto di usare i suoi elicotteri ed ovviamente assoluta lontananza da internet.
Su Dotcom pende ancora l’accusa di violazione del copyright, e per lui la situazione si aggraverebbe se le autorità ottenessero la sua estradizione negli Usa, paese che con gli ultimi provvedimenti Sopa e Pipa ha iniziato una dura crociata contro i violatori del diritto d’autore.
Arianna Esposito
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