Si spegne la polemica tra la Lega e Cristina Parodi ed è proprio il leader della Lega a placare gli animi tra le file del suo partito. Un’altra trovata propagandistica messa a segno da Matteo Salvini, sicuramente si , ma è lui a portare il sereno sulla vicenda. Nei giorni scorsi la signora della domenica di RAI UNO Cristina Parodi è stata fortemente attaccata dal Carroccio per le sue dichiarazioni sul governo rilasciate nel corso della trasmissione i Lunatici, in onda su Radio Due .«A cosa è dovuta l’ascesa di Salvini? All’arrabbiatura della gente. Al fatto che probabilmente non è stato fatto molto di quello che era stato promesso di fare. È dovuta alla paura e anche all’ignoranza. Mi fa paura vedere un tipo di politica che è basata sulla divisione, sui muri da erigere. Vorrei una politica che andasse incontro ai più deboli e che aiutasse questo Paese a risollevarsi in un altro modo». Le parole di Cristina Parodi, moglie di Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e candidato alle amministrative 2019 con il partito democratico, non sono piaciute alla Lega che ha chiesto le immediate dimissioni della conduttrice della trasmissione Prima Volta in onda sull’ammiraglia di Viale Mazzini . “Se Cristina Parodi è tanto delusa della politica italiana, scenda in campo. Con le sue offese a Matteo Salvini – si legge nella nota congiunta dei parlamentari del Carroccio Paolo Tiramani, Massimiliano Capitanio, Dimitri Coin, Giorgio Bergesio, Simona Pergreffi e Umberto Fusco, Igor Iezzi – la giornalista e moglie del sindaco PD di Bergamo, Giorgio Gori ha utilizzato il servizio pubblico radiotelevisivo a proprio uso e consumo, facendo propaganda politica alla faccia del pluralismo informativo e ciò non è giustificabile. Ne renderemo conto in commissione di vigilanza RAI con un’interrogazione “. Il vicepremier ospite dei microfoni di Radio Capital ha invitato i “suoi” ad abbassare i toni della polemica per non alimentare lo scontro con la conduttrice della RAI. “Leggevo che alcuni parlamentari della Lega hanno attaccato Cristina Parodi per le parole poco carine nei miei confronti, ha detto che il successo della Lega è dovuto all’ignoranza. Ma io li chiamerò e dirò di passare sopra, lasciamo che siano gli altri a fare polemiche, noi dobbiamo pensare a lavorare, poi gli elettori ci giudicheranno”. Insomma, nessuno caccia nessuno”.
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