Si è diffusa di recente tra i corridoi della rete, la voce secondo cui Anonymous sarebbe passato dagli attacchi informatici alla realizzazione di un proprio sistema operativo: Anonymous-OS.
Il sistema è basato su Ubuntu 11.10 con Mate desktop, è scaricabile da Source Forge e mette a disposizione alle nuove aspiranti reclute tutti gli strumenti per le attività on line di cui il collettivo Anonymous si serve.
Ma da subito sono sorti dubbi sull’effettiva appartenenza tra il sistema operativo ed il gruppo mascherato più noto della rete, le prese di distanze sono arrivate già tramite l’account ufficiale di Anonymous su Twitter che smentiva la paternità del sistema operativo.
A dare ragione agli scettici che dubitavano sulla vera natura del progetto è la scomparsa avvenuta poche ore fa, del sistema operativo dalla piattaforma Source Forge.
La stessa piattaforma sarebbe responsabile della rimozione, a seguito di accertamenti che avrebbero portato non solo all’individuazione di membri che non rispondevano all’appartenenza del gruppo Anonymous, ma che avrebbero anche diffuso malware attraverso il sistema operativo.
I creatori della piattaforma che hanno preso a prestito non solo il logo del gruppo ma soprattutto l’identità di Anonymous, lo avrebbero fatto per alimentare curiosità ed interesse attorno il progetto con l’effettivo raggiungimento dello scopo che ha visto salire in breve tempo il numero di download a 20mila.
Ma la community di Source Forge ha subito intercettato le anomalie ed ha allertato gli utenti sui rischi di sicurezza che correvano, scaricando il pacchetto.
Dal canto loro gli ideatori del progetto Anonymous OS smentiscono l’accusa secondo cui il loro sistema operativo sarebbe fonte di virus, nascondendosi dietro le migliori intenzioni di un progetto educativo.
Intanto i membri di Anonymous si dimostrano preoccupati per gli episodi di appropriamento indebito d’identità, data la natura del gruppo che conta su più affiliati ma non ha un vero e proprio centro di controllo.
Arianna Esposito
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