Con una punta di orgoglio, tipica dei cugini d’Oltralpe, i vertici della Gendarmerie francese hanno annunciato pubblicamente che, nell’ambito dei piano di ristrutturazione dei propri sistemi informatici, grazie al passaggio su Ubuntu, sono riusciti a risparmiare circa il 40% delle spese di gestione IT.
Per dirla tutta, bisogna precisare che l’obiettivo raggiunto, non è frutto del caso. Bensì di un calcolo preciso.
Già precedentemente, infatti, la polizia di stato francese, nel solco di una politica volta al contenimento delle spese, era passata a OpenOffice su Windows e più recentemente aveva deciso di adottare Ubuntu come proprio sistema operativo.
Fino a questo momento, la “conversione” ha interessato circa 37.000 pc, ma entro l’anno prossimo il passaggio sarà effettuato su 72.000 postazioni.
Grazie al nuovo software open source, si è innanzitutto ridotta la spesa dovuta agli alti costi delle licenze e, più in generale, si è dato un taglio netto su tutte le spese di manutenzione, di aggiornamento dei sistemi IT e di ammodernamento della rete wi-fi.
Il processo di rinnovamento, in realtà, era iniziato nel 2008 quando la Gendarmerie era passata a Linux, sistema operativo performante ma meno dispendioso.
Considerando che i costi legati all’ IT ammontavano a diverse centinaia di migliaia di euro, in tempi di piena spending review, l’esempio virtuoso delle forze dell’ordine transalpine, potrebbe essere emulato anche nel Belpaese.
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