Il titolo nei giorni scorsi, più o meno uguale, è rimbalzato ovunque: siti di news, testate specializzate, anche qualche quotidiano. «La garanzia di Apple dura due anni». Ed era un titolo sbagliato. La garanzia data da Cupertino sui propri prodotti rimane di un anno. Ma rimane valida la «garanzia legale» di due anni del venditore, prevista dal Codice del consumo.
Cos’è successo, dunque? Prendiamo a esempio quanto scritto sul sito di Altroconsumo , l’associazione che ha gridato vittoria per quanto ottenuto dall’Antitrust sull’annosa questione che grava sui prodotti Apple. Il titolo è appunto quello riportato sopra, l’articolo che ne segue è assai meno scorretto, ma va letto tra le righe. «Chi decide di acquistare un prodotto Apple sul sito italiano o in uno degli Apple store in Italia», si legge sul sito, «potrà ora usufruire dei due anni di garanzia». Ossia potrà né più né meno fare quello che già faceva prima, ossia usufruire della garanzia del rivenditore. Se invece l’acquisto di un prodotto Apple avviene da un altro rivenditore, così come già accadeva, sarà a quest’ultimo che l’acquirente dovrà rivolgersi, passati i primi dodici mesi dall’acquisto.
Molto rumore per nulla, dunque? Non proprio, anzi. Una vittoria c’è ed è su quello che effettivamente chiedeva chiarezza l’Antitrust: che non ci fosse ambiguità sulla garanzia «AppleCare Protection Plan». Che adesso, sul sito della Mela, viene chiaramente definita «aggiuntiva» ai due anni garantiti dal rivenditore.
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