La “gaffe” del grillino Luigi Gallo all’audizione di Legnini sui contributi all’editoria

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Costa Smeralda, Beppe Grillo al mare con la famiglia“Il ragionamento del Movimento 5 stelle parte da un presupposto sbagliato: che i giornali prendano solo soldi, non e’ vero, sono anni che i grandi giornali non prendono un euro. Li prendono le onlus, le cooperative, l’editoria locale, ma ne prendono molto pochi” Cosi’ il sottosegretario all’Editoria, Giovanni Legnini, a margine di un incontro a Torino rispondendo a chi gli domandava della proposta di abolire i finanziamenti ai giornali. “Rispetto le opinioni di tutti – ha aggiunto – ma se si attuasse la loro proposta noi saremmo l’unico Paese in Europa senza alcun sostegno alla liberta’ e al pluralismo dell’informazione”.
Legnini evidentemente è rimasto sorpreso da quanto il M5S fosse del tutto impreparato sulla questione dei contributi all’editoria, ed ha ancora in mente il sorriso con cui molti componenti della Commissione Cultura accolsero le parole del grillino Gallo in merito alla vicenda. Qui il  Resoconto stenografico

Questo il passaggio:
“Il sottosegretario Legnini afferma nella sua relazione che i grandi giornali di informazione nazionale non sono più destinatari di alcun contributo diretto. Mi permetto di confutare quest’affermazione. Il decreto-legge n. 63 del 2012 – all’articolo 1, commi 2 e 3 – prevede il riconoscimento dei contributi all’editoria alla circostanza che gli editori vendano almeno il 25 per cento delle copie distribuite: si continua, dunque, a perseverare nell’errore di finanziare l’inefficienza delle società e delle scelte editoriali e a sperperare denaro pubblico”. 

Evidentemente i grillini pensano troppo ad urlare e poco e capire le leggi…

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