La Finanziaria 2010, approvata in via definitiva ieri dal Senato, ha introdotto importanti modifiche alla normativa in tema di sostegno pubblico all’editoria. In particolare, il comma 62 dell’art. 2, che limita il diritto ai contributi agli stanziamenti iscritti sul bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, avrà un effetto dirompente in quanto rende incerti i contributi nel quantum.
Si segnala che il riparto proporzionale avverrà fatte salve le risorse da destinare alle convenzioni (in particolare modo la Rai e le principali agenzie) il che significa che le risorse stanziate a favore dell’editoria sono di fatto postergate rispetto a questi altri impegni. Ricordiamo che allo stato le risorse disponibili sul capitolo di spesa sono insufficienti rispetto al fabbisogno per il 2010 (contributi 2009) e praticamente risibili per il 2011 (contributi 2010).
Per approfondire l’argomento rimandiamo alla circolare CCE n. 39/09.
Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi teme che l’intelligenza artificiale possa trasformarsi in un “pericoloso…
Oggi alle 18 in piazza Venezia a Roma Il Tirreno sarà premiato con il Digital…
Il sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini conferma di essere “un grandissimo fautore dei finanziamenti pubblici” all’editoria…
C’è maretta al settimanale Oggi: i giornalisti hanno sfiduciato il direttore Andrea Biavardi, subentrato a…
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Fumata bianca ad Askanews: l’assemblea dei giornalisti dà il via libera alla proposta di prepensionamenti.…