La Finanziaria 2010, approvata in via definitiva ieri dal Senato, ha introdotto importanti modifiche alla normativa in tema di sostegno pubblico all’editoria. In particolare, il comma 62 dell’art. 2, che limita il diritto ai contributi agli stanziamenti iscritti sul bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, avrà un effetto dirompente in quanto rende incerti i contributi nel quantum.
Si segnala che il riparto proporzionale avverrà fatte salve le risorse da destinare alle convenzioni (in particolare modo la Rai e le principali agenzie) il che significa che le risorse stanziate a favore dell’editoria sono di fatto postergate rispetto a questi altri impegni. Ricordiamo che allo stato le risorse disponibili sul capitolo di spesa sono insufficienti rispetto al fabbisogno per il 2010 (contributi 2009) e praticamente risibili per il 2011 (contributi 2010).
Per approfondire l’argomento rimandiamo alla circolare CCE n. 39/09.
C’è una voce, in Italia, che va controcorrente: ed è quella del Presidente della Repubblica…
Mario Orfeo è il nuovo direttore di Repubblica mentre John Elkann cede la presidenza di…
La Fieg porta alla Camera le sue richieste per una riforma dell’editoria che punti a…
Facciamo seguito alla nostra circolare n. 36/2024 in relazione al contributo straordinario sulle copie vendute nel 2022 di cui…
Julian Assange rivela al Consiglio d'Europa che il giornalismo è diventato un mestiere fin troppo…
Dove stanno le testate giornalistiche nelle direzioni di genere? Se lo è chiesto il Partito…