«Il decreto fiscale collegato alla Finanziaria 2008 prevede una serie di tagli all’editoria giornalistica tra i quali la riduzione dei contributi diretti e delle agevolazioni postali per gli abbonamenti ai quotidiani e ai periodici». E quanto sottolinea in una nota il presidente della Federazione italiana editori giornali, Biancheri, che definisce «necessario» che il Parlamento modifichi il provvedimento. «È questo l’ennesimo intervento a danno di un settore che attraversa profondi mutamenti e che richiederebbe, invece, maggiore sostegno e ben altre attenzioni», prosegue Biancheri. «Negli ultimi anni sono stati soppressi, già dal precedente governo – ricorda il presidente della Fieg – i crediti di imposta per l’acquisto della carta e per gli investimenti, non è stato rifinanziato il credito agevolato né il fondo per la mobilità dei giornalisti. Ove si tenga conto che per altri settori editoriali o per altre attività ricreative e culturali la stessa manovra finanziaria prevede sostanziali aumenti di risorse pubbliche (sono aumentati di 10 milioni di euro i fondi per il sostegno alle televisioni locali, di 50 milioni i finanziamenti per lo sviluppo della larga banda e di 20 milioni gli investimenti per il passaggio al digitale, è stato istituito un credito di imposta nel settore della produzione, distribuzione ed esercizio cinematografico per un importo di 30 milioni, i fondi allo sport sono cresciuti di 304 milioni di euro) – continua Biancheri – se ne può solo dedurre che l’informazione giornalistica non è considerata un valore di interesse generale meritevole di essere protetto».
Per questi motivi, conclude, «è necessario che il Parlamento corregga questa impropria visione del ruolo dell’editoria stampata e a tal fine la Fieg si impegnerà in tutte le sedi affinché ciò avvenga».
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