Due anime, uno scontro: ai rilievi Usigrai replica, come da abitudine, Unirai. E alza la voce, nello scontro sul potenziamento della sede Tgr di Lecce, anche il sindaco della città salentina, Adriana Poli Bortone. Unirai fa le pulci al comunicato licenziato dai “colleghi” dell’Usigrai. E Francesco Palese, segretario Unirai, non lesina accuse né tirate ai dirimpettai: “Premesso che la Rai può e deve migliorare la sua presenza sui territori di tutta Italia, anche quelli periferici, sia con le testate nazionali sia con quelle regionali, occorre fare chiarezza rispetto alla situazione della Tgr Puglia oggetto di un bizzarro e inesatto comunicato di Usigrai”. Palese aggiunge: “Non è vero, per esempio, che il collega impegnato nella copertura della provincia di Foggia sia in trasferta; nella Bat provincia, invece, ogni giorno un giornalista si occupa di coprire quel territorio dopo che una collega è stata trasferita in altra regione con l’avallo proprio di Usigrai”. Palese poi azzanna: “Per finire Lecce: già nel piano editoriale del caporedattore Giancarlo Fiume, nel 2020 si definiva il Salento come territorio strategico per l’informazione. Quella provincia è coperta solo due giorni a settimana perché il collega territoriale è in distacco sindacale e opera spesso la domenica oltre ad un altro giorno della settimana”. La conclusione della replica piccatissima di Unirai è perciò conseguenziale alle premesse: “Il progetto per potenziare la sede di Lecce (che servirebbe all`intero Grande Salento), e su cui la politica locale si è espressa in maniera bipartisan, interpretando un`esigenza reale degli utenti, deve essere sostenuto”. In coda, un attacco formale ma velenosissimo: “Ultimo aspetto non di poco conto: chi sovente dà patenti e lezioni di democrazia, questa volta ha dimenticato di esercitarla, perché nel comunicato a firma anche del Cdr della Puglia (tre componenti), il collega, Gianluca Veneziani, è stato tenuto all’oscuro dalla presa di posizione dello stesso Comitato di redazione dalla quale naturalmente si dissocia”. Sull’argomento arriva anche la dura presa di posizione del sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone che replica alle accuse giunte dal centrosinistra: “Poltronificio? Vogliamo fare l’elenco di tutti coloro che a vario titolo lavorano in Rai? La nuova stagione del pluralismo sta dando fastidio a chi nel tempo pensava di essersi impadronito per sempre anche del servizio pubblico radiotelevisivo. Se ne facciano una ragione e stiano… sereni”.
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