Pioggia di contributi in arrivo per il Tele PD. Nemmeno l’Auditel sa bene quanti (pochi) spettatori abbiano la ventura di sintonizzarsi su Nessuno tv e su Libera, due emittenti satellitari che definire di nicchia è poco. Gli ascolti da zero virgola vengono inclusi nel calderone «Altre satellitari», che in tutto (cioè sommando oltre un centinaio di canali) fa circa il 2% di share. Figuriamoci quei due da soli. Eppure di aiuti ne hanno, e così tanti da fare infuriare la federazione delle tv locali che, in confronto, sono rimaste praticamente a bocca asciutta. Circa 4,2 milioni di euro a Nessuno tv e 2,4 milioni a Libera, se confermati i consuntivi del passato, come saldi di fine stagione.
La prima, organo rispettivamente del movimento politico «Ulisse» e del partito «Democrazia europea». Mai sentiti? Non sarebbe strano. Si tratta di partiti-fantasma creati ad hoc per usufruire dei rimborsi previsti dalla legge per le testate organo di partito.E chi c’è dietro? Il Pd in forze. Per l’esattezza, il movimento «Ulisse» (fondatore di Nessuno tv) è rappresentato in Parlamento dal senatore Giorgio Tonini, responsabile economia del Pd, e dal senatore Luigi Zanda, sempre del Pd. Mentre l’emittente Libera, come risulta dall’allegato della commissione tecnica di Palazzo Chigi, è l’organo ufficiale del movimento «Democrazia europea», rappresentato dall’onorevole Sergio D’Antoni, esponente del Pd nonché ex viceministro allo Sviluppo economico.
Ma pare fuori luogo a molti che, mentre si introducono in Finanziaria tetti per ridurre le sovvenzioni all’editoria, la ventata di frugalità non tocchi minimamente i contributi alle due tv organo del Pd, che prendono da sole il 45% dei fondi per le televisioni. Su Libera, tra l’altro, c’è una stranezza. La legge prevede contributi per le «testate di cooperative speciali già organi di movimento politico con due parlamentari».Ma nel documento di Palazzo Chigi, come rappresentante della tv satellitare, risulta solo Sergio D’Antoni. Ne mancherebbe un secondo, ad essere pignoli. Ma non basta. La Federazione delle tv locali (Frt) nota che Libera è presente nel bouquet di Sky solo da 6 mesi. Eppure ha già ricevuto i contributi pubblici per il 2006 (nella Finanziaria 2007). Ma chi l’ha mai vista prima? «Fino a circa sei mesi fa non risultava aver mai trasmesso il proprio segnale dal satellite», spiegano dalla Frt. Approfondendo, secondo un articolo pubblicato su Panorama, Libera Tv risulta appartenere alla Informazione Libera srl che, attraverso scatole societarie, fa capo al Gruppo Francesco Di Stefano, l’imprenditore di Europa 7 (impegnata nella battaglia per le frequenze), mentre Panorama indica “per Nessuno Tv, circa 2 milioni di capitale sociale, maggior azionista (44,10 per cento) è una società anonima con sede in Lussemburgo, la Cored”.
Viene voglia di dire che Grillo inizia tanto a mancarci. Sarà per le polemiche scaturite dopo l’attacco a Napolitano oppure per scelta “Libera”? Credo che “Nessuno” sappia darci risposta.