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la crisi della stampa in Italia. Numeri da profondo rosso

Rcs Media Group, Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport vuole nuove scadenze dei finanziamenti: almeno 800 milioni, secondo quanto afferma MF-Milano Finanza. La società chiuderà il 2012 con un rosso vicino a 400 milioni. Stimate in 300 milioni le risorse da reperire per lo sviluppo. Esclusa invece dalla trattativa la conversione di parte del credito bancario in equity. Quest’anno vanno in scadenza prestiti per 1 miliardo su un ammontare totale di 1,7 miliardi di linee di credito attive. Per questo motivo occorre trovare al più presto una soluzione con il ceto bancario, in particolare l’azionista del patto di sindacato Intesa Sanpaolo (oltre 300 milioni), Ubi Banca (280 milioni) e Unicredit. orriere dello Sport, verso rosso record – Stima superiore ai 2,2 milioni del 2009. Prepensionamento in vista per 12 redattori. Sempre economiaweb.it racconta di acque agitate al Corriere dello Sport-Stadio che si appresta a chiudere l’esercizio 2012 in forte perdita. Secondo le stime si tratta di un rosso superiore ai 2,2 milioni, record negativo registrato a fine 2009. Nel 2010, infatti, la perdita netta è stata dimezzata a un milione di euro e, nel 2011, ridotta ulteriormente sui 530 mila euro. Anche alla luce di questi risultati negativi il quotidiano sportivo ha deciso di concentrandosi solo sui campi sportivi di Roma, Napoli e in misura minore di Bologna e Firenze. Conti editore, al via lo stato di crisi. Riorganizzazione in vista anche per la controllata Conti Editore, che pubblica tra gli altri i settimanali Auto Sprint e Moto Sprint, i mensili AM, Guerin Sportivo, In Moto, Auto e Masterbike. La perdita mensile di Conti Editore sarebbe di circa 100 mila euro al mese, a causa soprattutto del calo della pubblicità (-40%). La casa editrice ha deciso quindi l’avvio del suo terzo stato di crisi a dicembre 2012, che porterà a otto prepensionamenti volontari, la solidarietà per gli altri redattori e terminerà a fine 2014. Cura dimagrante per il Sole 24 Ore, spiega www.economiaweb.it. Le perdite del gruppo editoriale nella trimestrale di settembre 2012 sono state 22,7 milioni, ma secondo alcune indiscrezioni il rosso accumulato negli ultimi tre mesi dell’anno avrebbero subito un’impennata sfondando il tetto dei 50 milioni di euro. Il gruppo ha deciso di inasprire le misure del contratto di solidarietà. Attualmente ai giornalisti del quotidiano viene trattenuto il 15% della busta paga (compensata in parte dall’Inpgi), mentre ai redattori di Radiocor, l’agenzia stampa del gruppo, il 9%. Proprio a questi ultimi l’azienda ha chiesto di aumentare la quota fino al 35%. In pratica si tratta di passare dagli attuali 2 giorni al mese non lavorati a 8 giorni. Ma la trattativa è ancora in corso.
Gli unici esclusi dal contratto di solidarietà rimangono i 34 giornalisti di Radio 24 sui quali non si abbatte la scure dei tagli perché i conti del 2011 sono tornati in pareggio dopo diversi anni di passivo. Tuttavia il 2012 è stato un anno difficile e le previsioni di chiusura della radio vedono il ritorno del rosso. Per questo l’azienda ha chiesto ai giornalisti risparmiati dal contratto di solidarietà un secondo piano forzato di smaltimento ferie, il secondo dopo quello che si è concluso a dicembre 2012. A rischio esaurimento la cassa del gruppo. Si parla di ricapitalizzazione entro fine febbraio e prima della nomina del nuovo consiglio di amministrazione in scadenza ad aprile 2013. Urbano Cairo secondo i rumors delle ultime ore, sarebbe in pole position per l’acquisto di Ti Media. L’editore non si sbilancia e, secondo quanto si apprende, una decisione in realtà non sarebbe ancora stata presa. La sua offerta, insieme a quella del fondo Clessidra, finirà sul tavolo del Cda di Telecom e sarà quello il luogo deputato per la scelta dell’acquirente. Le offerte sarebbero molto simili, un prezzo simbolico e la richiesta di un prestito da parte di Telecom per farsi carico dei debiti (o parte di essi) che gravano sugli asset televisivi. L’offerta di Cairo riguarda solo La7 e La7d mentre Clessidra ha presentato un progetto per tutta Ti Media con un’offerta complessiva di circa 350 milioni di euro.

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