Javier Moreno, direttore di El Paìs, il primo quotidiano spagnolo, è convinto che la carta stampata si trovi di fronte alla più grande sfida della sua storia. “I giornali sono un prodotto del XIX secolo, poco compatibile per la struttura di costi e di produzione con il XXI, che è il secolo del digitale”. Secondo l’analisi di Moreno i mali della stampa odierna sono tre. Prima di tutto c’è il problema del business: diffusione decrescente, entrate pubblicitarie in calo e costi fuori mercato. In secondo luogo c’è la crisi di legittimità: l’ambito pubblico che i giornali hanno contribuito a costruire si sta disintegrando. Terzo e maggiore problema è la concorrenza di internet. “C’è stato un momento in cui credevamo che si potevano semplicemente spostare i giornali sul web. La gente continua ad entrare nelle pagine web dei giornali grazie al prestigio del marchio e alla garanzia di serietà e qualità che offre ma poi accede all’informazione in modo diverso. Siamo in un momento in cui le cose cambiano e continueranno a cambiare con una rapidità molto superiore a quella cui siamo abituati”. Per sopravvivere i giornali devono saper interpretare il cambiamento. Come ha fatto El Paìs che si è rinnovato negli ultimi mesi ma “mantenendo i valori di indipendenza, credibilità e rigore” che lo hanno caratterizzato sin dalla fondazione.