I dati emergono dall’ultimo E-Communications Household Survey realizzato dalla Commissione europea in tutta l’Ue. Dalla ricerca è emersa l’insoddisfazione della metà degli internauti che auspica un miglioramento delle prestazioni di connessione ad Internet.
In particolare il campione preso ad analisi richiede un upgrade dell’abbonamento e laddove non fosse possibile, sarebbe disposto persino a cambiare fornitore.
Quello che manca è una copertura totale della banda larga, senza la quale tutte le operazioni di download sono rese davvero difficili e lente.Lo ribadisce il vice presidente della Commissione europea Neelie Kroes che sottolinea il sempre più diffuso uso domestico che si fa del web, vedi ad esempio la fascia dei “lavoratori da casa”.
Tuttavia manca ancora una chiara politica dei costi e dei servizi in materia. Lo dimostra il 29% degli utenti esaminati che ha difficoltà nell’orientarsi e comparare il “mare magnum” delle offerte.Ma quello che principalmente preme ai naviganti è sì una connessione celere, ma che sia soprattutto sicura a livello di contenuti.
E qui entrano in gioco le limitazioni che si scontrano con le esigenze degli utenti. Per prevenire l’incursione di malware infatti il blocco di determinati contenuti (tra cui video ed eventi) è salito del 4% rispetto al 2011. Si tratta di una stretta sul controllo emessa a favore della privacy e la salvaguardia degli utenti, ma che limita, di fatto, il 20% delle famiglie nell’accesso ai servizi online per quanto riguarda la difficoltà di fruizione.
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