I giornalisti de La Città di Salerno sono in cassintegrazione. E il Sindacato dei Giornalisti della Campania è pronto a battersi contro l’ipotesi di un nuovo giornale in edicola che prescinda dai redattori che fino a pochi giorni fa erano in servizio al quotidiano salernitano.
Tutto nella conferenza stampa tenutasi ieri a Salerno. I giornalisti hanno denunciato che la storia del giornale s’è confermata “Una morte annunciata” e hanno spiegato che: “l’8 marzo questo giornale avrebbe compiuto 23 anni. In questo periodo siamo riusciti a diventare una comunità. Invece agli imprenditori Vito Di Canto e Giovanni Lombardi sono bastati poco più di due anni per distruggerlo. Non è un caso. Siamo di fronte a un piano preordinato passato per l’esternalizzazione di settori, strategie suicide e mortificazioni”.
Ma non basta: “La società civile è sempre stata al fianco di questa dolorosa vertenza. Ma ci sono stati grandi assenti. Mi riferisco a una parte del mondo delle imprese. Inoltre di questa vicenda è stata informata fin dall’inizio la Prefettura, compreso della chiusura e della messa in liquidazione della società. A fronte della perdita di venti posti di lavoro ci si aspettava almeno la convocazione di un tavolo di trattative. Constatiamo con grande rammarico che questo non è avvenuto e non è un buon segnale per le altre vertenze del territorio”.
Claudio Silvestri, segretario Sugc, avvisa che il sindacato si opporrà a ogni tentativo di portare in edicola il giornale senza i giornalisti e ha rivolto un appello agli imprenditori per rilevare la testata.
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