La pista che conduce alla “matrice” Cinese, in relazione agli ultimi attacchi informatici inferti alle major delle telecomunicazioni, si arricchisce di nuovi elementi.
Ad insospettire gli inquirenti il recente lancio di un software anti-virus di provenienza cinese: Baidu Cloud Developer Center.
Scritto in lingua inglese, il sistema di sicurezza sembra fatto apposta per il più ampio mercato occidentale.
L’antivirus porta la firma di Baidu, il motore di ricerca “numero uno” nel paese del Dragone.
Oltre a detenere il monopolio nel campo delle directory di ricerca, il corrispettivo cinese di Google rappresenta anche il braccio destro del governo sul fronte della rete.
Per capirci: contenuti poco graditi alle autorità di palazzo etichettati come offensivi o sovversivi dell’ordine pre-esistente, vengono praticamente bloccati sul nascere da Baidu che attua, in questo modo, una pedissequa censura preventiva.
Alla luce di ciò, stupisce quindi la decisione del portale di aprirsi all’Occidente, un mercato nei cui confronti il “Google dagli occhi a mandorla” si è mostrato spesso critico, attraverso la messa a punto di un vero e proprio servizio a salvaguardia della propria sicurezza in rete.
Insomma: un anti-virus pensato ad hoc per l’Occidente.
Tutto ciò farebbe pensare ad una specie di “trappola” o diversamente ad una scelta tattica del Paese della grande Muraglia che in questo modo, si metterebbe al riparo da eventuali accuse di azioni di pirateria digitale, offrendo al nemico di sempre la soluzione sul classico piatto d’argento.
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