Adesso il semaforo del Garante delle Comunicazioni (l’AgCom) diventa obbligatorio.
Per certificare che questa connessione è davvero in “fibra”, dunque ultraveloce, l’operatore dovrà sistemare un bollino verde sul sito, nell’e-mail, sulla locandina. Questo bollino verde avrà una F al centro e la parola “fibra” subito sotto, entrambe scritte in bianco.
Può capitare che l’operatore possa venderci soltanto una connessione mista: il cavo ultraveloce in fibra arriva solo fino all’armadietto grigio che è in strada mentre l’ultimo tratto – dall’armadietto a casa – è ancora realizzato nel vecchio rame.
Questa connessione mista sarà meno brillante perché il vecchio rame funzionerà da collo di bottiglia rallentando la trasmissione dei dati. Nessun problema, basta dirlo. Le pagine promozionali del sito, le e-mail, la locandina avranno un bollino giallo, con le lettere FR e la scritta “fibra mista rame”.
Questa scritta diventerà “fibra mista radio” nel caso l’operatore garantisca l’ultimo tratto (dall’armadietto di strada alla casa) con un collegamento senza fili, grazie alla tecnologia Fixed Wireless Access.
Ultima ipotesi, ultimo colore del semaforo. L’intera connessione Internet corre lungo il vecchio rame, lentamente. E allora, le comunicazioni commerciali degli operatori avranno il bollino rosso, con la lettera R e la scritta “rame”.
Da oggi, dunque, questa segnaletica di garanzia – ideata dal commissario Antonio Nicita – diventa obbligatoria. Il Garante intanto ha esaminato come i principali operatori hanno applicato i tre colori alle loro offerte commerciali nella fase sperimentale.
Promosse Tim e Fastweb. Sia WindTre sia Vodafone invece hanno affiancato il bollino giallo e quello rosso alla stessa offerta ingenerando confusione nel cliente. Ora che il semaforo diventa obbligatorio, dovranno perfezionare la loro comunicazione.