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ItaliaOnline contro Google e FB

fatto numero uno: Libero srl, che a novembre ha acquisito da Telecom Italia Matrix-Virgilio, non esiste più. D’ora in poi si chiamerà ItaliaOnline e avrà un’unica concessionaria nazionale, ItaliaOnline ADV, risultato dell’unione delle due precedenti, Libero advertising e Niumidia Adv. Resta la concessionaria locale, loPubblicità, eredità di Matrix, seppure ristrutturata. Il fatto numero due: insieme i due portali, Libero.it e Virgilio.it raggiungono i 19 milioni di utenti unici mensili, e vanno a costituire il terzo attore della rete dopo Google (28 nun) e Facebook (23 mln). Non solo, nel gruppo c’è anche It.Net, una società che fornisce servizi informatici alle aziende. E ora gli obiettivi e le previsioni: con numeri così, secondo ItaliaOnline, si può ambire ad attrarre gli investimenti dei big spender abituati alla platea che offre la tv, per esempio il largo consumo. Inoltre, grazie alla rete di agenti sul territorio, la raccolta della pubblicità locale può divenire realtà. Infine It.net è pronta a offrire pacchetti semplici per portare le pmi su internet: l’aiuteranno le directory 1254 e gli agenti di prima, entrambi arrivati con Matrix. Così Antonio Converti, presidente e a.d. di ItaliaOnline si sbilancia: « Prevediamo di fare 130 milioni di euro di fatturato nel 2013, di cui 15 milioni dalla pubblicità locale e 15 milioni dai servizi Internet». L’anno scorso la sola raccolta di Libero è stata superiore ai 50 milioni, con una crescita, secondo quanto dichiarato da Salvatore Ippolito, direttore vendite ItaliaOnline, quindi a capo della concessionaria, dell’8/10% su un anno prima. Il nome non è una novità, perché si chiamava così l’internet provider da cui nacque proprio Libero, uno dei primi in Italia. Converti ha spiegato che piuttosto che scegliere uno dei due nomi dei portali, e quindi dare un’impronta al gruppo più tecnologica (Libero) o più editoriale (Virgilio), si è scelto di cambiare «guardando al passato ma anche al futuro». Oltre a Converti e Ippolito, già citati, si trova come direttore marketing Gabriele Mirra, nello stesso ruolo in Libero, mentre a capo della pubblicità locale c’è Maurizio Cavazzana. A proposito di quest’ultima, il passaggio a Libero di Matrix (un’operazione da 88 milioni) non è stato indolore: la rete di agenti ha subito un ridimensionamento, essendo passata da 500 a 250 persone. Fra le novità, anche due di tipo editoriale. Intanto il portale Libero è stato ridisegnato, per renderlo più facilmente fruibile anche sui dispositivi mobili, e così pure il logo del portale, che ha perso il «baffo» di Wind. Il gruppo, si ricorderà, non appartiene infatti più alla compagnia telefonica dopo lo spin off del 2011, ma al fendo Weather Investments n di Naguib Sawiris. Un nuovo design aspetta anche Virgilio fra qualche settimana. L’intenzione è poi quella di lanciare siti verticali che arricchiscano l’offerta. Si parte con un femminile, DiLei.it, e con un sito di video, ViTv. Per i servizi di It.Net, invece, è stato lanciato ApritiSito.it, un’offerta che consente di crearsi il sito Internet, concorrente della tedesca l&l, entrata da poco nel mercato italiano.

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