Italia Viva contro Report: “Verità sulle fatture a società lussemburghesi”. Ranucci: “Fango”

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L’ultimo servizio di Report ha fatto montare, ancora, lo scontro tra la trasmissione di RaiTre, condotta dal vicedirettore di rete Sigfrido Ranucci, e il partito di Italia Viva e del suo leader Matteo Renzi.

Al centro della polemica c’è il video che ritrae l’ex premier all’autogrill di Fiano Romano durante un fitto e lungo conciliabolo con il funzionario dei Servizi Marco Mancini. Il filmato, che sarebbe stato consegnato alla redazione di Report da un’insegnante che s’era trovata ad assistere per caso all’incontro e ha deciso di riprenderlo con il suo telefonino, è finito nella polemica. Per Iv, infatti, non sarebbe stata quella la provenienza autentica del video della discordia. O, comunque, rientrerebbe in un “filone” che sarebbe sospetto per gli esponenti di Iv. E così Italia Viva, con il deputato Luciano Nobili, ha presentato un’interrogazione parlamentare che chiede lumi su una presunta fattura da 45mila euro liquidati a una società lussemburghese. Con lo scopo, per Iv, “di confezionare servizi contro Renzi”.

Nobili ha spiegato:  “Vogliamo vederci chiaro e capire se soldi pubblici sono stati utilizzati per pagare informatori allo scopo di costruire servizi confezionati per danneggiare l’immagine di Renzi. Ci chiediamo con preoccupazione se la Rai compri informazioni con i soldi degli italiani per le sue trasmissioni di inchiesta”. Nel testo dell’interrogazione si legge: “Si interroga il ministro per sapere: se siano intercorsi rapporti economici nel mese di novembre 2020 fra la società Tarantula Luxembourg Sarl e la Rai TV e segnatamente se esista una fattura con oggetto Alitalia/Piaggio pagata dalla Rai a tale società per un totale di 45.000 euro e nel caso chi l’abbia autorizzata”. E ancora: “Se la redazione di Report abbia mai avuto rapporti con il dottor Francesco Maria Tuccillo, ex collaboratore della Piaggio Aerospace, e se vi siano stati rapporti economici fra la società lussemburghese e il dottor Francesco Maria Tuccillo”.

L’interrogazione fa riferimento ad alcuni servizi andati in onda su Report: “In data 30 novembre 2020 la trasmissione tv Report, in onda su Rai 3, realizza un servizio dal titolo ‘Allacciate le cinture’, avente ad oggetto le vicende societarie di Alitalia e Piaggio Aerospace. Nella trasmissione si citano i rapporti del Governo Renzi con gli Emirati Arabi e una conferenza ad Abu Dhabi svolta successivamente dal senatore Matteo Renzi; Nella trasmissione si intervistano testimoni che paventano rapporti personali e di favore – compreso l’inesistente pagamento di un volo privato – fra il dottor Alberto Galassi, ex amministratore delegato e poi Presidente di Piaggio Aerospace, e l’entourage del Senatore Matteo Renzi; il 2 febbraio 2021, i quotidiani Il Foglio, Il Giornale e Il Tempo accennano a presunte mail scambiate fra l’allora portavoce di Palazzo Chigi Rocco Casalino e la Rai, aventi ad oggetto servizi che sarebbero stati confezionati al fine di danneggiare l’immagine del Senatore Matteo Renzi; il servizio in oggetto viene stranamente mandato in onda due volte, la seconda il giorno 28 febbraio 2021”.

La replica, piccatissima, di Report porta la firma del conduttore Sigfrido Ranucci che parla di apertamente di “fango” e smentisce che la redazione abbia mai pagato una sola fonte: “In queste ore le agenzie hanno battuto una nota del partito Italia Viva nella quale si annuncia un’interrogazione parlamentare dove si ipotizza che Report, attraverso la Rai, abbia pagato una propria fonte circa 45 mila euro per realizzare un servizio contro il senatore Renzi. Si tratta di fango: Report in 25 anni non ha mai pagato una fonte e soprattutto non ha mai realizzato servizi contro”.

Sigfrido Ranucci ha aggiunto: “Noi abbiamo come unico editore di riferimento il pubblico che paga il canone. Nella stessa nota poi si faceva riferimento ad alcune mail che io avrei scambiato con il portavoce di Conte all’epoca Rocco Casalino addirittura sulla carta intestata. Io non uso mai la carta intestata, non ho mai mandato mail a Casalino, si tratta di un dossier avvelenato sulle cui tracce eravamo già da tempo, da gennaio per fortuna l’avevamo intercettato e anche altri colleghi che stavano per stamparlo si sono resi conto che era un falso clamoroso”.

Quindi il vicedirettore di RaiTre ha continuato: “Tutto questo avviene, singolarmente, il giorno in cui abbiamo annunciato e manderemo in onda questa sera delle immagini che riguardano il senatore Renzi che incontra ai margini di una stazione di servizio l’agente segreto 007 Marco Mancini, l’agente che era stato coinvolto in un’attività di dossieraggio illecito nel caso Telecom nel 2006 e nel rapimento di Abu Omar”. “L’amarezza più grande – ha concluso ancora il vicedirettore di Rai3 – è prendere atto che queste note vengono proprio dalle stesse persone che in queste ore hanno evocato la libertà di espressione nel caso Fedez. Ecco, voglio dire che la libertà di espressione non si può evocare come fosse una maglietta, che te la sfili la sera e la rimetti in un cassetto e la rindossi quando ti fa comodo. Noi andremo in onda regolarmente questa sera alle 21.20 su Rai3″.

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