Il quotidiano Il Nuovo Corriere versa in una situazione finanziaria molto difficile; la società editrice ha annunciato un piano di ristrutturazione che prevede il taglio della metà del personale a partire dal mese di aprile 2012 e la prospettiva immediata è la perdita di 8 giornalisti sui 18 attualmente impegnati nelle varie redazioni, e di 3 dei 5 poligrafici; tale situazione mette in pericolo la realizzazione di un prodotto competitivo e la stessa possibilità del giornale di andare in edicola.
«Per tenere in vita il giornale è fondamentale il pagamento dei contributi all’editoria maturati nel 2010 e che lo Stato ancora non ha liquidato». Lo scrivono i deputati della Lega in un’interrogazione presentata oggi e indirizzata al Presidente del Consiglio dei ministri. Nel rispetto delle verifiche disposte dal Governo sull’uso dei fondi pubblici, per il Nuovo Corriere, come per tanti altri giornali di tutta Italia, i deputati della Lega chiedono se «il Governo sia a conoscenza della situazione e se non intenda intervenire affinché i contributi all’editoria vengano liquidati celermente in modo tale da poter continuare ad assicurare la pluralità dell’informazione, tra cui quella fornita dal Nuovo Corriere Aretino.
Dello stesso tenore l’interrogazione presentata dal senatore del Pdl Paolo Amato che chiede «quali siano le cause della mancata erogazione dei contributi per gli anni 2010 e 2011 spettanti alla società editrice ‘Editoriale 2000 srl’ (editrice de Il Nuovo Corriere) e se la Presidenza del Consiglio non ritenga opportuno garantire una tempestiva soluzione della vicenda onde evitare la chiusura delle testate e la conseguente messa in mobilità di giornalisti, poligrafici e personale amministrativo».
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