Il contributo che il web fornirà all’economia dell’Italia nel 2015 oscillerà tra il 3,3% e il 4,3% del Pil, e la cosiddetta internet economy registrerà una crescita annua tra il 13% e il 18%, raggiungendo un valore di 59 miliardi di euro, quasi il doppio rispetto ai 31 miliardi del 2010.
Secondo la ricerca “Fattore Internet”, realizzata da The Boston Counsulting Group in collaborazione con Google, le imprese attive sul web fatturano, assumono ed esportano di più e sono più produttive di quelle che su internet non sono presenti.
Negli ultimi tre anni le Pmi attive su internet hanno infatti registrato una crescita medi dell’1,2% dei ricavi, rispetto a un calo del 4,5% di quelle offline, e un’incidenza di vendite all’estero del 15% rispetto al 4% di quelle non presenti in rete. Secondo lo studio inoltre, in un ipotetico paese medio, l’aumento della difffusione di internet del 10%, comporta un aumento dell’occupazione dello 0,44% e dell’1,47% per quella giovanile.
L’Usigrai va a congresso e non perde occasione di punzecchiare governo, politica e i vertici…
Ieri pomeriggio un volo proveniente da Teheran ha riportato in Italia Cecilia Sala, la giornalista…
A proposito di libertà di stampa e nuovi padroni del vapore, sentite questa: il Washington…
Il passo indietro di Mark Zuckerberg dimostra che, in fondo, nemmeno i giganti del web…
Dalle macchine all'algoritmo: John Elkann è stato nominato nuovo membro del cda di Meta. Che…
Innanzitutto, buon anno a tutti. Ci fa piacere iniziare questo 2025 con una buona notizia…