”Su richiesta della presidenza della Camera abbiamo comunicato le 63 priorita’ del Pd sui 400 emendamenti presentati dal nostro Gruppo. Si tratta di richieste irrinunciabili che servono a modificare radicalmente un testo nato per colpire il diritto ad una libera informazione e compromettere seriamente l’accertamento dei reati e quindi la sicurezza degli italiani”. Lo dichiara la capogruppo democratica nella Commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, che sintetizza il contenuto degli emendamenti dei democratici dicendo che ”si tratta di proposte che mirano a garantire la liberta’ di stampa e ad eliminare tutti i lacci e lacciuoli che la maggioranza vorrebbe introdurre per autorizzare le intercettazioni”.
”In particolare – prosegue Ferranti – reputiamo irragionevole la scelta di dare la competenza dell’autorizzazione delle intercettazioni ad un tribunale collegiale quando un giudice monocratico puo’ addirittura dare l’ergastolo in sede di rito abbreviato. Gli impatti organizzativi di questa scelta sul sistema giustizia saranno disastrosi. Relativamente alla possibilita’ di effettuare intercettazioni per reati gravi di criminalita’ organizzata reputiamo folle ed irresponsabile l’abrogazione dell’articolo 13 della Legge Falcone che consente invece di facilitare e velocizzare notevolmente le indagini anche contro la mafia”.
”Relativamente alle intercettazioni ambientali il testo e’ confuso e gravemente limitativo dei poteri investigativi.
Come del resto per i tabulati telefonici che vengono irragionevolmente accomunati alle intercettazioni e quindi soggetti a forti limitazioni nonostante siano strumenti di indagini fondamentali nell’immediatezza. Del tutto incomprensibili – aggiunge Ferranti – i percorsi ad ostacoli a cui la maggioranza vorrebbe sottoporre l’autorizzazione delle ispezioni, delle perquisizioni e dei sequestri. E’ evidente che, con la scusa delle intercettazioni e dietro ad una falsa tutela della privacy, la maggioranza, forse ricorrendo all’ennesima fiducia, si appresta a colpire duramente l’attivita’ investigativa. Per quanto attiene agli effetti sulla stampa abbiamo presentato un emendamento che abroga la norma ”ammazza – blog’ e valorizzato ulteriormente la nostra proposta relativa alla cosiddetta udienza filtro.
Ci opporremo ad un testo che rischia di divenire un de profundis per la cronaca giudiziaria”. (Asca)
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