INTERCETTAZIONI/ INCERTO L’ITER DEL DISEGNO DI LEGGE: FINI ESPRIME DUBBI

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Procede nell’incertezza il percorso di approvazione della legge sulle intercettazioni che da questa sera sarebbe dovuta approdare all’esame dell’aula del Senato. E alle nuove incertezze procedurali s’aggiungono i nuovi dubbi di Gianfranco Fini. “Ho dei dubbi sul testo al Senato, la norma transitoria contrasta con il principio di ragionevolezza. E’ opportuno che il Parlamento rifletta ancora”, ha detto il presidente della Camera dei Deputati.
“Mi inquieta un po’ – ha proseguito Fini – anche il limite di tempo di 75 giorni. Non si può intervenire con una mannaia. Il mio auspicio è che il dibattito affronti anche queste questioni che non sono state affrontate bene, specialmente dalla maggioranza. Alla Camera, se i deputati lo riterranno necessario, si potrà intervenire”. Perplessità più nette sono state ribadite dal PD.
“Ci sono alcuni punti – ha detto Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd – sui quali centreremo la nostra attenzione: la norma transitoria, l’astensione obbligatoria del pm e del giudice, la durata e la limitazione delle intercettazioni, le intercettazioni ambientali”. “Se su questi punti, e sulle norme che riguardano la libertà di stampa – ha aggiunto la senatrice – si sviluppasse un dibattito serio e approfondito, che prevede ovviamente il ritorno del testo in Commissione il Pd sarebbe pronto ad aprire una interlocuzione”.
Per la maggioranza ha risposto Maurizio Gasparri: “Dopo due anni di intense discussioni nelle Aule e nelle Commissioni chiediamo che si possa procedere”, ha detto il presidente dei senatori del Pdl. Più neutra la risposta di Renato Schifani: ” Sulla richiesta di ritorno dell’intero provvedimento in Commissione si pronuncia l’Aula in occasione delle questioni pregiudiziali”, ha sottolineato il presidente del Senato.

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