L’introduzione dell’udienza filtro per decidere le intercettazioni pubblicabili è un ”passo avanti” nella modifica della legge sulle intercettazioni, ma occorre ancora sciogliere qualche ‘nodo’, a cominciare dallo stabilire termini precisi per lo svolgimento dell’udienza stessa, in definitiva della ‘durata’ del segreto. A sottolinearlo in una intervista a La Stampa, il presidente dell’Fnsi, Roberto Natale. ”Il rischio infatti, se così restano le cose, è che il segreto resti per un tempo indeterminato – spiega ancora più chiaramente – non vorremmo scoprire che nei fatti questa novità determini il perdurare del segreto per mesi o per anni”. Ancora, la Fnsi chiede di superare l’obbligo della pubblicazione per riassunto anche per le intercettazioni che abbiano superato l’udienza filtro. ”Perchè mantenere quest’obbliga sui testi dai quali è già stata stralciata la parte priva di rilevanza pubblica?” chiede Natale.
L’Usigrai torna a tuonare contro la governance di viale Mazzini e denuncia: “Rai bloccata dai…
Dopo aver ingaggiato la battaglia dei copyright con Google, l’Australia è pronta a fare sul…
Solo gli iscritti all’albo professionale, cioè i giornalisti, possono firmare i comunicati stampa. Ciò che…
Padre Benanti e l’intelligenza artificiale. Secondo il presidente del comitato per l’intelligenza artificiale presso il…
Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi teme che l’intelligenza artificiale possa trasformarsi in un “pericoloso…
Oggi alle 18 in piazza Venezia a Roma Il Tirreno sarà premiato con il Digital…