Antonio Di Pietro dal suo blog denuncia “la voglia di imbavagliare l’informazione dopo aver criticato e cercato, in parte con successo, di imbavagliare la magistratura. Chi fa il politico, o chi è comunque un personaggio pubblico, è ovvio e naturale che venga sottoposto a una verifica di attendibilità e di correttezza dei comportamenti, proprio per valutarne l’operato. In realtà noi dovremmo ringraziare l’informazione perché ci consente di sbagliare meno e di correggere i nostri errori”.
Di Pietro aggiunge: “Ecco perché credo sia necessario che l’informazione libera debba rimanere anche quando fa male. Ci aiuta a fare meglio gli interessi della collettività. L’Italia dei valori ed io, se dovesse passare una legge sulle intercettazioni telefoniche che ne impedisse la pubblicazione una volta depositati gli atti, le pubblicheremmo tutte sul sito e sul mio blog, assumendocene la responsabilità. Il vero conflitto di interessi è, oggi, all’interno del Parlamento che è il luogo con la maggior percentuale di persone con problemi di giustizia” e poi “ci vuole una separazione netta tra incarichi pubblici e interessi privati. Dobbiamo uscire dal duopolio Rai-Mediaset attraverso la liberalizzazione delle frequenze radiotelevisive e la loro assegnazione in base a criteri di equità. E dobbiamo intervenire sulla ridistribuzione equa della raccolta pubblicitaria”.
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