INSTAGRAM SBARCA SUL WEB. RISCHI E VANTAGGI DI UN FENOMENO DA 90 MILIONI DI UTENTI

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Dallo smartphone al pc il passo è breve.
Sarebbe infatti imminente il trasloco di Instagram, la celebre app fotografica, sulle piattaforme online.
Un passo in avanti che nasce indubbiamente dal grande successo in termini di utenza, riscosso dal servizio che, ricordiamolo, è nato da un progetto di Kevin Systrom e Mike Krieger, appena un anno fa.
Un boom senza precedenti che ha suscitato l’interesse di Zuckerberg, il “mago” di Facebook, il quale si è catapultato sull’affare Instagram facendolo suo con un’acquisizione di 741 milioni, formalizzata lo scorso mese di settembre.
L’ “enfant prodige” di Palo Alto ha trasformato e modellato Instagram secondo le dinamiche di social sharing, trasformandola in una vera e propria galleria fotografica di condivisione.
La rivoluzione dell’app ha portato all’aumento della cerchia di utenti, fidelizzati sempre più al servizio offerto.
Instagram, tuttavia, non è risultata immune allo spinoso argomento della privacy online, questione che si ripropone ora con maggiore forza e urgenza alla luce del prossimo approdo della app sul web.
A far scattare l’allarme ci ha pensato il Guardian evidenziando le falle del programma per quanto concerne la sicurezza in rete.
Sarebbero, infatti, già circolate, sul web, le foto di alcuni utenti, pubblicate senza autorizzazione, per fini commerciali.
A poco sono servite le promesse non mantenute da parte del team di Instagram, di fare degli aggiustamenti in termini di privacy.
E le lamentele tra gli stessi utenti non stanno mancando.
Incuriosisce in particolare il caso dei ristoratori della Grande Mela che apertamente si sono schierati a spada tratta contro il servizio di foto sharing.
Stufi di vedere gli avventori irretiti dalla mania di scattare foto alle pietanze, piuttosto che gustarle, i delegati newyorkesi hanno stilato lo slogan “No Instagramming. Just Eat”.
Insomma almeno a tavola, lo smartphone va tenuto in tasca.
Polemiche a parte, il fenomeno non sembra per il momento rischiare il destino delle mode che si esauriscono alla stessa velocità con cui nascono.
I novanta milioni di utenti assicurano, infatti, ancora tanti altri clic.
Il tutto con la buona pace dei ristoratori.

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