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Inpgi. Via libera dalla Corte dei Conti. La riforma ha portato in cassa un attivo di 11 mln

La Corte dei conti promuove le riforme adottate dall’Inpgi, l’istituo di previdenza dei giornalisti italiani, che ha chiuso il 2012 della gestione principale con un avanzo economico di 11,098 milioni, in flessione, pur molto lieve, sull’analogo risultato del 2011. Ancora nel 2012, segnala la magistratura contabile, un dato negativo e’ rappresentato dall’andamento della gestione previdenziale e assistenziale, che chiude, come nel precedente esercizio, sempre con il segno meno, ma con valori di ben maggiore rilevanza. Il risultato e’, infatti, negativo per 7,391 milioni e ad esso contribuisce in modo determinante il saldo tra contributi e pensioni Ivs che accentua cosi’ un trend gia’ rilevato riguardo all’esercizio 2011. Secondo la Corte dei Conti, ancorche’, infatti, nel 2012 si registri un lievissimo aumento delle entrate da contributi Ivs, la spesa per pensioni mostra un incremento ben superiore e porta, dunque, in negativo il relativo saldo. Conseguenza della perdurante crisi che attraversa il settore dell’editoria, con riflessi sull’andamento della gestione previdenziale, e’ la dimensione assunta dal ricorso agli ammortizzatori sociali che vede, soprattutto, il lievitare della spesa della indennita’ per contratti di solidarieta’ che passa dai 2,7 milioni del 2011 ai 7,9 milioni del 2012. Per contro, la gestione del portafoglio mobiliare mostra un risultato maggiormente favorevole rispetto all’esercizio 2011 per circa 12 milioni, dovuto all’andamento delle componenti straordinarie, mentre il saldo complessivo della gestione patrimoniale (mobiliare e immobiliare) fa registrare una diminuzione di 15,586 milioni sul precedente esercizio. Guardando al futuro, per la Corte dei Conti e’ tuttavia da rilevare come gli interventi riformatori adottati dall’Istituto si mostrino efficaci almeno se rapportati al medio-lungo periodo. Il piu’ recente bilancio tecnico (che copre il periodo 2011-2060) adottato dall’Inpgi, in attuazione a quanto previsto dall’art. 24, comma 24, del decreto legge n. 201 del 2011, mostra, infatti, dati confortanti e ha superato la verifica di sostenibilita’ di lungo periodo effettuata dai Ministeri vigilanti. Quanto alla Gestione separata il 2012 chiude con un avanzo economico di 47,6 milioni, per il contributo determinante del saldo della gestione previdenziale.

(AGI) .

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