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Inpgi, tutti i dati della previdenza dei giornalisti

I dati dell’Inpgi. Crescono gli iscritti ma i redditi dei giornalisti restano bassi, davvero troppo bassi. I numeri della previdenza privata dei giornalisti che non sono transitati all’Inps. Sono stati diffusi in una nota dai dirigenti della cassa previdenziale. Se aumentano gli iscritti, si tratta di un rialzo lieve e gli iscritti attivi sono pochissimi rispetto al totale degli iscritti.

Ecco le cifre. L’uno per cento di iscritti in più: si è passati dalle 45.767 unità alla fine dell’anno 2021 alle 46.438 unità al momento di redazione del nuovo bilancio. “I contribuenti attivi sono circa 25.000 tra liberi professionisti e Co.co.co. I redditi dei liberi professionisti sono stati mediamente pari a 16.000 euro annui lordi, quelli dei Co.co.co. pari a circa 6.000 euro annui lordi. Il maggior numero dei contribuenti si colloca nella fascia di età tra i 40 e i 49 anni”.

Ma non è tutto. “Il totale dei contributi obbligatori previsti per il 2023 nella misura di 55,4 milioni di euro presenta un aumento di 0,6 milioni di euro (+1,06%) rispetto ai 54,8 milioni di euro del dato assestato nel 2022. Sul fronte dei costi previdenziali complessivi, si stima per il 2023 un importo di 12,4 milioni di euro, superiore a quanto risulta in assestamento 2022 per 0,9 milioni (+8,07%)”. E ancora: “Riguardo le Pensioni IVS, l’onere stimato risulta pari a 6,1 milioni, in aumento di 0,8 milioni rispetto all’assestamento 2022 (+15,46%).  Il numero dei trattamenti pensionistici diretti alla data di redazione del bilancio è pari a 1.452 unità (+2%), mentre i trattamenti ai superstiti sono pari a 264 unità. Risultano, inoltre, previsti oneri per le Liquidazioni in Capitale una tantum per un ammontare di 2,3 milioni, in linea con l’assestamento 2022”.

L’Inpgi ha inoltre fatto sapere che “le prestazioni assistenziali temporanee ammontano nel preventivo 2023 a 9,7 milioni contro gli 8,9 milioni dell’assestato, in aumento di 0,8 milioni (+9,04%). All’interno della categoria è prevista la spesa per l’indennità di maternità, relativamente al Lavoro Libero Professionale, stimata per il 2023 in 0,9 milioni, in linea con l’assestamento 2022. Riguardo all’indennità di maternità e paternità relativamente ai Collaboratori Coordinati e Continuativi, la somma preventivata è pari a 0,1 milioni di euro, in linea con i dati dell’assestamento 2022”.

E infine: “Risultano stimati inoltre l’onere di 0,2 milioni per i trattamenti di disoccupazione e l’onere per la gestione infortuni per 0,1 milioni, riconosciuti ai CO.CO.CO. ed in linea con l’assestamento 2022. Per quanto riguarda infine il risultato economico della gestione patrimoniale, per il 2023 è stimato in 2,1 milioni di euro, in aumento di 1,7 milioni di euro rispetto a quello dell’assestamento 2022 pari a 0,3 milioni. L’avanzo di gestione previsto per l’anno 2023 è pari a 38,7 milioni di euro, in linea con l’assestamento 2022 pari a 38,6 milioni di euro”.

Luca Esposito

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