La decisione di ridurre da dicembre a ottobre i tempi per la sospensione del commissariamento Inpgi fa arrabbiare la Fnsi. In una nota, il segretario Raffaele Lorusso accusa: “Il nuovo emendamento sull’Inpgi, approvato dalla commissione Bilancio della Camera a meno di 72 ore dal via libera al precedente, è la conferma della volontà di una parte della maggioranza di governo di colpire l’informazione, i giornalisti e l’autonomia del loro istituto di previdenza”.
Per il sindacalista: “Se l’obiettivo è quello di aprire una resa dei conti senza precedenti, ricorrendo magari fra qualche mese alla figura di un commissario, si tratta di un’operazione pericolosa quanto inutile perché, come riconosce chiaramente il testo dello stesso emendamento, la messa in sicurezza dell’istituto passa attraverso l’allargamento della platea degli iscritti ad altre figure di professionisti del settore”.
Infine, la presa di posizione del segretario della Fnsi: “Un passaggio imprescindibile anche rispetto ad altri auspicati interventi, ai quali il Cda dell’istituto non si è mai sottratto e che andrebbero adottati soltanto dopo averne verificato la rispondenza alle leggi e ai principi costituzionali. Ogni altra ipotesi appartiene a forme di propaganda e di demagogia d’accatto che esprimono bene lo spirito dei tempi”.