Tra le varie misure adottate dal Governo per stimolare la crescita del Paese è prevista la possibilità, per i datori di lavoro che incrementino l’occupazione con assunzioni a tempo indeterminato nelle regioni del Sud, di usufruire di particolari vantaggi fiscali.
I benefici fiscali descritti sono cumulabili con le agevolazioni deliberate dal Consiglio di Amministrazione dell’Istituto nel mese di luglio dello scorso anno (sgravi contributivi per le nuove assunzioni a tempo indeterminato del 60% per tre anni, con una riduzione del 12% del costo del lavoro) e rendono, quindi, ancora più significativi i vantaggi per quei datori di lavoro che procedono all’assunzione di giornalisti a tempo indeterminato rientranti nelle categorie per le quali è possibile fruirne.
Le agevolazioni consistono nella concessione di un credito di imposta in misura pari al 50% dei costi salariali dei neoassunti nei successivi 12 o 24 mesi (a seconda se si tratti di lavoratori “svantaggiati” o “molto svantaggiati”) e sono state introdotte dall’art. 2 del Decreto “salva Italia” (DL n. 70/2011).
Ne possono beneficiare tutti i datori di lavoro che, nel periodo compreso tra il 14 maggio 2011 e il 13 maggio 2013 abbiano instaurato o instaurino rapporti di lavoro a tempo indeterminato nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Ai sensi delle vigenti normative di indirizzo comunitario, per lavoratori svantaggiati si intendono innanzitutto coloro che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi o che abbiano superato i 50 anni di età – nonché coloro che si trovino in altre particolari situazioni soggettive – mentre i lavoratori “molto svantaggiati” sono coloro che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.
L’operatività degli incentivi – che trovano attuazione, quindi, anche nel caso di assunzione di personale giornalistico rientrante nelle tipologie indicate – è subordinata all’emanazione di un apposito Decreto attuativo del Ministero dell’Economia, il cui schema è stato recentemente approvato dalla Conferenza Stato Regioni e di cui, pertanto, è attesa a breve la pubblicazione.
Si tratta, quindi, – afferma il Presidente Andrea Camporese – di un altro importante tassello che compone il complesso ed articolato mosaico di interventi finalizzati a superare le criticità occupazionali connesse al perdurare della crisi economica, in grado di fornire risorse aggiuntive al sistema imprenditoriale del settore editoriale, già fortemente penalizzato dalla congiuntura negativa del mercato, dalla stretta nell’erogazione delle provvidenze pubbliche e dalla generale crisi di liquidità finanziaria del sistema creditizio.