Il prossimo 31 luglio scadono i termini per il versamento dei contributi minimi dovuti per l’anno 2020 dovuti dagli iscritti alla Gestione Separata che svolgono l’attività in forma libero professionale, il cui importo varia, a seconda della situazione soggettiva dell’iscritto, da un minimo di 198,40 euro a un massimo di 369,90 euro.
Nell’ambito dei provvedimenti adottati per fronteggiare l’emergenza sanitaria determinata dalla diffusione dell’infezione da Covid-19, tuttavia, il Comitato Amministratore della Gestione Separata dell’INPGI ha deliberato una serie di misure volte a semplificare e agevolare l’assolvimento degli adempimenti contributivi e il versamento delle relative somme dovute dagli iscritti che svolgono l’attività in forma libero professionale e che si trovino in particolari condizioni reddituali.
In particolare, per coloro che nell’anno 2019 hanno percepito un reddito esclusivamente da lavoro autonomo non superiore a 30.000 euro, è stata prevista la facoltà di differire dal 31 luglio 2020 al 31 ottobre 2021 il termine ultimo di versamento dei contributi minimi dovuti per l’anno 2020, potrà essere eventualmente dilazionato in 5 rate.
Sempre per questi colleghi, inoltre, è stata prevista la facoltà di dilazione del pagamento dei contributi “a saldo” dovuti per l’anno 2019, per i quali il versamento – da effettuare entro il 31 ottobre 2020 – può avvenire, a richiesta, in un massimo di 12 rate mensili senza aggravio di sanzioni o interessi.
Per un quadro completo e particolareggiato dei termini e delle scadenze degli adempimenti connessi con l’assolvimento degli obblighi contributivi in favore della Gestione Separata si rinvia alla Circolare del Servizio Entrate Contributive n. 7 del 6 luglio 2020
(Inpgi)