Inpgi, arriva il cumulo gratuito dei contributi previdenziali per i giornalisti iscritti

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La ricongiunzione gratuita dei contributi previdenziali, introdotta da una norma della Legge di Bilancio 2017, e’ “una misura che l’Inpgi chiedeva fin dal 2008, per poter tutelare tutti i colleghi con contribuzioni maturate presso l’Enpals, l’Inpdap, o l’Inpgi 2 che, finora, non erano compresi nella legge Vigorelli che assicura il cumulo gratuito solo per le contribuzioni Inpgi e Inps”. Lo sottolinea la presidente dell’Ente previdenziale dei giornalisti, Marina Macelloni, ricordando che “il provvedimento non comporta oneri aggiuntivi per l’Inpgi, ne’ delibere di attuazione da parte del Consiglio di amministrazione” della Cassa pensionistica. Inoltre, prosegue Macelloni, per offrire un chiarimento rispetto alle “numerose interpretazioni della norma, circolate in questi ultimi mesi, l’Istituto ha predisposto una nota tecnica, corredata da qualche esempio” sul suo sito, mentre gli uffici dell’Ente previdenziale, aggiunge, “sono a disposizione di tutti i colleghi giornalisti per ulteriori spiegazioni”. Maggiori informazioni e dettagli su: www.inpgi.it/?q=node/1512

Il cumulo dei contributi senza oneri, che inizialmente era previsto soltanto per le gestioni previdenziali che fanno capo all’Inps, ora vale per tutti. Con la nuova normativa chi maturera’ i requisiti contributivi e anagrafici per la pensione di vecchiaia (attualmente 66 anni e 7 mesi) o di anzianita’ (attualmente 42 anni e 10 mesi di contributi – un anno in meno per le donne), potra’ andare in quiescenza anche se nella sua vita lavorativa i contributi li ha versati in gestione diverse, comprese quelle separate (ad esempio in Inpgi 1 e Inpgi 2 per i giornalisti), senza piu’ doverli riunire nella gestione principale come accade oggi con il meccanismo della ricongiunzione onerosa. Significa, ad esempio, che se un giornalista ha 30 anni di contributi Inpgi 1 e 12 anni e 10 mesi di Inpgi 2 (o di Inps, Enpals, Inpdap e altri) potra’ andare in pensione senza dover pagare oneri, con l’assegno che verra’ pagato pro-quota da ciascuna gestione. (Inpgi)

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