L’Independent abbandona la carta, Cairo: No alla sola versione digitale

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L’Independent sarà il primo quotidiano nazionale in Europa a passare ad un futuro solo al digitale. L’editore Urbano Cairo commenta la decisione dei proprietari Alexander ed Evgeny Lebedev: “Il passaggio in totale al digitale significa alzare bandiera bianca”

A partire dalla fine di marzo l’Independent, fondato nel 1986, sarà il primo giornale a tiratura nazionale in Europa a passare interamente al digitale. Sia il quotidiano che il settimanale Independent on Sunday usciranno solo in forma digitale, rispettivamente, dal 26 e dal 20 marzo.

La decisione è stata annunciata dall’editore Esi Media ed arriva dopo che i proprietari Alexander ed Evgeny Lebedev si sono accordati per vendere il periodico sintetico a basso costo I all’editore Johnston Press, che possiede diversi media regionali nel regno, per 24 milioni di sterline. L’Independent, infatti, fa parte di un gruppo di proprietà della famiglia Lebedev, che include anche altri media come l’Evening Standard e la tv locale London Live.

Evgeny Lebedev ha spiegato che l’industria editoriale sta cambiando, sono gli stessi lettori a mostrarci che il futuro è digitale. Questa decisione tutela la testata dell’Independent e ci permette di continuare ad investire nei contenuti editoriali di alta qualità che stanno attraendo sempre più lettori sulle nostre piattaforme online”. Ma non tutti sono d’accordo con questa visione.

La cessione di I e la decisione di abbandonare la versione cartacea dell’Independent e dell’Independent on Sunday lascia spazio a qualche dubbio sul futuro del gruppo della famiglia Lebedev. Il Financial Times, ad esempio, ipotizza che gli oligarchi russi stiano pensando di abbandonare l’industria dei media britannica e che vogliano iniziare a far cassa.

I Lebedev hanno acquisito il gruppo in piena crisi, quando il suo valore era quasi azzerato e dal 2010 sono riusciti nell’impresa di rilanciarlo. Proprio I è stato la chiave della risalita, nato da una costola dell’Independent e diventato uno spinoff di successo capace lo scorso anno di generare utili per più di 5 milioni di sterline con 275.000 copie di tiratura media. Questo successo ha fatto da traino al gruppo intero, il cui valore complessivo e cresciuto di 4,6 volte.

Con una certa amarezza, il presidente di Cairo Communication, Urbano Cairo, ha commentato la vicenda dicendo che le testate che passano interamente al digitale e abbandonano il cartaceo alzano bandiera bianca. A margine dell’assegnazione del premio Cairo a Milano, dopo che il britannico Independent ha annunciato il passaggio alla sola edizione online, l’editore ha sottolineato che “c’è ancora un numero importante di persone che compra ancora il giornale cartaceo e non è giusto chiudere il cartaceo per avere solo l’online”.

Continuando a parlare delle iniziative che possono essere intraprese dai giornali sul web, Cairo si è soffermato sul paywall, il sistema già adottato dal Corriere della Sera per limitare il numero di articoli che si possono leggere gratuitamente online: È un’idea da perseguire. Far pagare cifre accettabili è sensato. La strada è giusta, ma poi bisogna fare dei check”.

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