La società di ricerche Massolution ha realizzato uno studio sul crowdfunding pubblicato l’8 aprile scorso nel suo rapporto annuale “2013 CF Dossier crowd funding”. Dall’indagine risulta che nel 2012 la raccolta di fondi su Internet è cresciuta dell’81% e, in maniera più significativa, nel Nord America e in Europa.
Il finanziamento mirato a progettualità innovative e a nuove start up, vede in testa gli States che hanno raccolto ben 1,6 miliardi di dollari con un aumento del 111% rispetto al 2011. Al secondo posto si piazzano i paesi del Vecchio Continente dove la crescita è stata più contenuta, ma comunque importante. Infatti, gli stati europei, grazie al crowd funding, nel 2012 hanno rastrellato 945 milioni di dollari con una crescita del 65% rispetto all’anno precedente.
Dal rapporto risultano molto indietro i paesi cosiddetti emergenti, sia quelli del continente asiatico sia quelli del Sud America. In generale è emerso che laddove le innovazioni tecnologiche sono più lente, anche il crowd founding stenta a decollare. Tuttavia, negli ultimi tempi, si è riscontrato che anche a queste latitudini esistono realtà in grado di compiere grossi passi in avanti verso lo sviluppo e la diffusione nel settore digitale. In tal senso, dunque, non si può escludere che nel prossimo rapporto di Massolution ci sarà più di una sorpresa.
Tornando alla ricerca, i dati disponibili sono stati raccolti esaminando 308 piattaforme multimediali attraverso le quali sono diventate operative tre forme di raccolta fondi: donazioni, prestiti ed investimenti.
La ricerca ha registrato che gli investimenti tramite donazioni sono lievitati dell’85% rispetto al 2011 raggiungendo 1,4 miliardi di dollari, seguiti, a ruota, da quelli sotto forma di prestiti che hanno totalizzato 1,2 miliardi di dollari. Infine, molto distanti dai primi due, ci sono i fondi raccolti dalle azioni, pari a 116 milioni di dollari.
Entrando più nei dettagli dello studio, è interessante verificare che dell’importo complessivo di 2,7 miliardi di dollari, il 30% è stato destinato a progetti sociali; il 17% alle aziende; l’11,9% alla cinematografia; il 7,5% all’industria musicale e il 5,9% alle energie rinnovabili e all’ambiente.
Pur avendo assistito ad un vero e proprio boom del crowd funding nel 2012, Carl Esposti, Ceo di Massolution, nelle sue previsioni, si spinge ancora più in alto. Non a caso, l’ad della società, ha dichiarato di essere convinto che nel 2013 si raggiungeranno i 5 miliardi di dollari.
La stima al rialzo vede ancora privilegiato il Nord America ma, sempre secondo Esposti, la forbice con l’Europa dovrebbe restringersi. E se il buongiorno si vede dal mattino, forse, Esposti ci ha visto giusto. Infatti, all’inizio di quest’anno, il caso di crowd founding che ha fatto più rumore è stato quello del quotidiano olandese on line “De Correspondent”. Andando ben al di là delle più rosee previsioni, in sole 2 settimane, i giornalisti della testata “orange” sono riusciti a raccogliere sul web 1,2 milioni di euro rendendo, così, possibile l’inizio dell’attività del loro giornale già entro il prossimo mese di settembre. E’ il segnale che il 2013 si annuncia ricco di sorprese?