“La stampa mantiene standard editoriali online di alta qualità oppure questi vengono messi da parte per primeggiare nell’informazione”? Questo il quesito su cui si è incentrato l’incontro del Commissario Ue per la Società dell’informazione e media, Viviane Reding, e nove caporedattori di giornali europei, come Le Monde (Francia) e Lidové Noviny (Repubblica Ceca), nell’ambito di uno scambio di alto livello sull’attuale stato della stampa e il suo rapporto con il web. Altre domande a cui si è cercato di dare una risposta sono state: “I giornalisti sono costretti a rivestire troppi ruoli in un mercato sempre più multipiattaforma a svantaggio della qualità? I caporedattori degli Stati membri hanno, per quel che riguarda il pluralismo dei media, dei punti di vista comuni in grado d’aiutare la Commissione a elaborare degli indicatori collettivi? In che misura il finanziamento pubblico delle attività di trasmissione online entrare in conflitto con la libertà di stampa?”
La Reding ha dichiarato che “Gli europei cercano sempre di garantire l’alta qualità della stampa, sebbene in questi ultimi anni la competitività è mutata. Stampa e riviste online sono chiamate a confrontarsi con l’aspra concorrenza con altre testate come quelle dei distributori online e anche con le attività via web dei broadcaster che spesso beneficiano di fondi pubblici”. Il Commissario Ue ha aggiunto: “In Europa, abbiamo bisogno di una stampa pluralista che sia non solo forte, ma anche capace di verificare le nuove possibilità offerte dal mondo online. Gli Stati membri dovrebbero vigilare in particolare a non alterare la concorrenza col denaro dei contribuenti a svantaggio della carta stampata (come per esempio finanziando attività online che riguardano la carta stampata”.
Il colloquio aperto in questi giorni tra i caporedattori e la Reding, consentirà di affrontare diverse problematiche, come anche quello del ruolo del servizio pubblico su internet e delle nuove forme di pubblicità. Parallelamente, consente alla Commissione di informarsi sugli ultimi sviluppi registrati in alcuni campi come quello della pubblicità e i nuovi modelli di impresa.
Nel corso della riunione, il Commissario ha ribadito uno dei principi più importanti della politica Ue in materia di media: “Non dovrebbe esserci nessun limite che possa creare grave scompenso, specie alla carta stampata”.
Le riunioni tra giornali e Commissione (siamo a quota quattro) sono state organizzate dalla Media Task Force della Ue, incaricata di esaminare tutte le iniziative della Commissione in modo da assicurare che non arrechino pregiudizio alla libertà di redazione o commerciale della carta stampata. L’invito è sempre esteso ai redattori di tutti gli Stati membri.
Fabiana Cammarano
Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…
Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…
La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…
Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…
Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…
La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…