Spuntano nuovi nomi nell’inchiesta sui Grandi eventi. Le indagini riguardano flussi di denaro provenienti da appalti di opere pubbliche che, dopo essere transitati sui conti correnti intestati alla Medea progetti e consulenze Srl (società riconducibili al gruppo Anemone), sono stati dirottati ad una società di produzione cinematografica riconducibile alle famiglie Anemone-Balducci (la Edelweiss production Srl), per la produzione di film aventi quale attore Lorenzo Balducci, figlio di Angelo Balducci. L’attività si inserisce nella più ampia indagine coordinata dalla Procura di Roma concernente un sistema di corruzione grazie al quale le imprese del gruppo Anemone sono riuscite, nell’arco di un decennio, ad aggiudicarsi appalti pubblici per un valore complessivo di circa 300.000.000 di euro, fra cui quelli relativi al vertice G8 presso l’isola della Maddalena, ai Mondiali di Nuoto del 2009 e alle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
All’epoca dei fatti contestati, il direttore generale della Siae, Gaetano Blandini era a capo della direzione generale per il Cinema presso il ministero dei Beni culturali.
La direzione generale, attraverso le apposite commissioni svolge un ruolo fondamentale nella procedura di riconoscimento culturale dei progetti filmici, nel sostegno economico previsto per la realizzazione di film di interesse culturale, nella promozione e individuazione dei film d’essai e nella concessione dei nulla-osta per la proiezione in pubblico dei film. Dunque, la notizia che siano stati stanziati soldi per finanziare società di produzione cinematografica non dovrebbe destare scalpore. Eppure Blandini è stato iscritto nel registro degli indagati perchè «in qualità di dirigente del ministero dei Beni culturali» avrebbe «concesso o fatto concedere, 1,8 milioni di euro di finanziamenti pubblici in favore dei film interpretati da Lorenzo Balducci, figlio di Angelo». Il tutto in cambio di alcuni lavori di ristrutturazione, svolti su richiesta di Balducci da imprese di fiducia di Diego Anemone presso la sua abitazione, e della cessione a prezzo di favore di un’autovettura alla propria consorte. In particolare, Blandini ha finanziato i film Gas (2005), Last Minute Marocco (2007), Ce n’è per tutti (2009), Aspettando Godard (2009) e Io, Don Giovanni (2009), tutti interpretati da Lorenzo Balducci. In cambio, secondo le accuse del Gip, Blandini «otteneva» da Balducci, «per il tramite di Anemone, quale titolare dell’omonimo gruppo imprenditoriale e già avvinto da vincolo corruttivo con Balducci, ripetute utilità».
La procura di Roma sta «vagliando» anche la posizione di Giancarlo Leone, attuale direttore dell’intrattenimento Rai e vicedirettore generale di viale Mazzini. Ma contro di lui, ci sono, per il momento, solo le parole, tutte da verificare, di Igor Uboldi, ex amministratore e socio della “Edelweiss Production” (società riconducibile a Balducci e Anemone).
Il sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini conferma di essere “un grandissimo fautore dei finanziamenti pubblici” all’editoria…
C’è maretta al settimanale Oggi: i giornalisti hanno sfiduciato il direttore Andrea Biavardi, subentrato a…
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Fumata bianca ad Askanews: l’assemblea dei giornalisti dà il via libera alla proposta di prepensionamenti.…
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Le cose cambiano, tutto scorre direbbe Eraclito. Sono passati meno di cinque anni dal 2020,…