Categories: Giurisprudenza

INCHIESTA RAI-AGCOM: ACCUSA DI CONCUSSIONE PER IL PREMIER CHE RIBATTE “INIZIATIVA GROTTESCA”

Ci sarebbero nuove intercettazioni nell’inchiesta della Procura di Trani sulle pressioni nei confronti dell’Agcom e della Rai da parte del premier. Sono indagati nella stessa inchiesta Augusto Minzolini, direttore del Tg1, Cosimo Ferri, consigliere del Csm, e Giancarlo Innocenzi, consigliere dell’Agcom. Si sono appresi anche i reati per i quali è stata aperta l’inchiesta. Per Berlusconi si ipotizzano “violenza o minaccia a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario” (articoli 317 e 338 del Codice penale), reati compiuti ai danni dell’istituzione del Garante per le comunicazioni.
In una delle intercettazioni sotto inchiesta il presidente del Consiglio avrebbe telefonato a Giancarlo Innocenzi, consigliere dell’Agcom, dicendogli in riferimento ad alcune trasmissioni: “E’ una cosa oscena, bisogna concertare una vostra azione che sia di stimolo alla Rai per dire: adesso basta, si chiude tutto”. Ma questa mattina al Gr1, Berlusconi definisce il fatto un’iniziativa “grottesca” della Procura di Trani e aggiunge: “le mie erano e sono posizioni non soltanto lecite, ma anche doverose”.
Per Innocenzi l’accusa è “favoreggiamento personale” (art.378 del Codice penale), in relazione alle dichiarazioni fatte nel corso di un’audizione dinanzi agli investigatori in cui avrebbe negato di aver ricevuto pressioni da Berlusconi per sospendere la trasmissione televisiva ‘Annozero’. Per Minzolini si ipotizza il reato di violazione dell’articolo 379 bis del Codice penale. In particolare, il direttore del Tg1 non avrebbe osservato il divieto di non rivelare a terzi il contenuto dell’interrogatorio a cui fu sottoposto a Trani il 17 dicembre 2009 nell’ambito delle indagini sul alcune carte di credito American Express.
Oggi arrivano intanto a Trani gli ispettori del Ministero della giustizia inviati dal guardasigilli Angelino Alfano che dichiara: “Le intercettazioni sono una violazione della riservatezza del diritto alla privacy consentita dalla legge, diritto che può essere violato in ragione di una legge e solo in determinate circostanze”. Oggi è atteso a Trani anche il giornalista Michele Santoro che dovrebbe deporre presso la Procura come “persona informata dei fatti”. Il conduttore di ‘Annozero’ dovrebbe fornire la sua versione sulle pressioni subite dai vertici Rai per sospendere la trasmissione nel periodo della campagna elettorale.
La maggioranza dei consiglieri del Csm ha nel frattempo sollecitato di indagare sull’ispezione decisa dal ministro Alfano nei confronti della Procura di Trani per accertare se vi siano interferenze nelle indagini in corso.
Arianna Esposito

editoriatv

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