INCHIESTA CAMPANIA, COLIMORO (ASSOSTAMPA): PRONTI A PARLARE CON PM

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“Scandaloso, non ci sono altre parole: speriamo che i magistrati vadano avanti e noi siamo prontissimi a dare il nostro supporto”. Lo dice in un’intervista al VELINO Enzo Colimoro, presidente del sindacato regionale dei giornalisti in Campania commentando l’inchiesta sull’utilizzo allegro dei fondi regionali, che sta dando i suoi primi frutti. Il sindacato, da tempo ha aperto una vertenza proprio con la Regione Campania, chiedendo che venisse applicata per gli uffici di Giunta e Consiglio che si avvalgono della presenza di giornalisti e di tutto l’indotto pubblico amministrativo, la legge 150.
Mentre discutevate di adeguamenti dovuti per legge ai giornalisti che prestano la loro opera professionale in Regione, c’era chi utilizzava i fondi della Comunicazione per ben altro.
“E’ scandaloso che su questo settore, giornalismo, comunicazione, editoria, si speculi senza che a chi ne avrebbe la piena titolarità, non solo non arrivi un euro ma addirittura queste risorse vengano anche impiegate per tutti altri ambiti: una sorta di paracadute per il fuori controllo”.
Stando a quanto risulta al VELINO molti collaboratori di consiglieri regionali vengono sottopagati e poco dopo che è esplosa l’inchiesta hanno firmato ricevute per compensi non dovuti: possibile che il sindacato non intervenga?
“Il sindacato è spesso intervenuto ma purtroppo in questi settori la soglia, tra virgolette, di debolezza, per la precarietà dei rapporti, legati per lo più al gradimento politico rispetto che alla valenza professionale, rischia di annichilire la forza contrattuale dei giornalisti e di conseguenza del sindacato”.
Mai ricevuto denunce?
“Tra ufficiose e ufficiali la differenza è che le seconde sono denunce le prime sono lamentele. Un esempio? La Regione Campania dopo l’intervento del sindacato, di concerto con l’istituto di previdenza, ha ricevuto un oneroso provvedimento sanzionatorio attraverso il quale è stata fatta giustizia su una serie di violazioni perpetrate senza motivo alcuno”.
Che passi intende fare il sindacato ora?
“Ovviamente al fianco e in prima linea con i magistrati. Se vogliono chiamarci siamo prontissimi”. (ilVelino/AGV)

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