Prove tecniche di web tax in Toscana. Il consiglio regionale ha dato il via libera, all’unanimità alla proposta giunta dall’opposizione per ipotizzare una digital tax tramite cui sostenere il commercio di prossimità e la piccola distribuzione gravemente colpita dalla pandemia Covid.
La Toscana, dunque, collaborerà con la Regione Piemonte – che già aveva immaginato di rendere concreta un’ipotesi di tassazione sulle aziende digitali – per trovare metodi e leve utili a portare a termine il progetto finalizzato a riequilibrare la corretta competizione del mercato e, soprattutto, a sostenere tutte le attività “fisiche” che hanno patito danni importanti dalle limitazioni imposte alla mobilità dei cittadini proprio a favore delle aziende dell’e-commerce.
Nella mozione, presentata da Fratelli d’Italia ma emendata e dunque approvata all’unanimità dall’assemblea legislativa regionale della Toscana, si impegnerà la Giunta regionale “ad attivarsi presso le sedi opportune per avviare un confronto con la Regione Piemonte sulla proposta di legge sulla web tax, il cui ricavato venga versato alle aziende danneggiate dalla pandemia e a valutare di adottare anche in Toscana una normativa simile”. L’atto impegnerò poi al confronto con le altre regioni italiane, per presentare al “Governo una proposta collegiale, unanime, razionale e opportuna in merito al tema della digital tax, nell’attesa che vengano firmati gli accordi internazionali in sede Ocse”.
Infine, si chiede il rispetto dei principi di libera concorrenza e tassazione equa, e che il sistema fiscale sia adeguato all’importante presenza delle aziende del settore digitale.
“La nostra mozione – ha commentato l’estensore della mozione Gabriele Veneri – punta non a penalizzare le grandi aziende, ma a sostenere quelle più piccole. L’emergenza Covid sta comportando un gravissimo danno economico per le aziende di molti settori e per i negozi di vendita al dettaglio, mentre le big tech, aziende dominanti nel settore della tecnologia, sono diventate quasi un killer nei confronti del commercio tradizionale e hanno conquistato una fetta di mercato importante”.